Stati Uniti. Il presidente Trump porta fuori l’America dal trattato Open Skies

di Alberto Galvi –

Nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato l’intenzione di ritirare il proprio paese dal trattato Open Skies, dopo 18 anni perché la Russia lo stava violando. Il trattato è entrato in vigore nel 2002 ed è stato progettato per rafforzare la fiducia tra i diversi paesi membri e assicurarli contro eventuali attacchi aerei.
Gli Stati Uniti accusano la Russia di bloccare i voli da determinati siti e di restrizioni ingiustificate come quelle su Mosca, Cecenia e su Kaliningrad, un’enclave russa confinante con Polonia e Lituania, che fa parte del confine meridionale della Russia vicino alla Georgia.
Inoltre il segretario di Stato Mike Pompeo ha accusato la Russia di aver ripetutamente violato il trattato e di averlo utilizzato per promuovere i suoi obiettivi di espansione rifiutando di consentire voli su regioni georgiane occupate dalla Russia come l’Abkhazia e Ossezia del Sud.
Gli Stati Uniti potrebbero rimanere nell’accordo solo se la Russia cambierà il suo approccio, altrimenti tra 6 mesi non faranno più parte del trattato Open Skies.
Ricordiamo che questo trattato consente ai paesi che lo hanno ratificato voli di sorveglianza su altri Stati. L’accordo è stato progettato per aumentare la trasparenza e aumentare la fiducia tra le principali potenze mondiali, mentre l’uscita di Washington potrebbe rappresentare una minaccia per la sicurezza dell’Europa.
Gli ambasciatori della NATO (North Atlantic Treaty Organization) si sono incontrati il 22 maggio scorso per discutere del ritiro degli Stati Uniti, che entrerà in vigore tra 6 mesi.
Al vertice è stata firmata dai seguenti paesi: Francia, Germania, Belgio, Spagna, Finlandia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Svezia, una dichiarazione congiunta di dissenso per la decisione americana di uscire dal trattato, a causa della presunta non conformità della Russia.
I 35 paesi membri del trattato Open Skies sono: Bielorussia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Russia, Repubblica slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti.
Alcuni alleati temono che l’uscita degli Stati Uniti dal trattato Open Skies, potrebbe indurre i russi a fare altrettanto, anche se ciò indebolirebbe la sicurezza europea in un momento in cui i separatisti sostenuti dalla Russia detengono parti dell’Ucraina e della Georgia. Gli Stati Uniti infatti possono utilizzare i satelliti per la raccolta di informazioni sulla Russia, mentre pochi degli alleati europei di Washington hanno accesso all’uso di quei satelliti.
Nei 3 anni e mezzo di presidenza, Trump ha cercato in tutti modi di togliere gli Stati Uniti da molti accordi internazionali che sono stati firmati dai presidenti che lo hanno preceduto come  l’accordo sul clima raggiunto alla COP 21 di Parigi, il trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), il trattato commerciale TPP (Trans-Pacific Partnership) e il JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action) sul nucleare iraniano.
La ragione per cui Trump ha voluto in questi anni togliere gli Stati Uniti da questi trattati è perchè li considera sfavorevoli agli interessi americani.