Stefania Craxi eletta nuovo presidente commissione Esteri

Con 12 voti a suo favore la senatrice Stefania Craxi è stata eletta presidente della commissione esteri al Senato.

di Lorenzo Olivanti –

La senatrice di Forza Italia Stefania Craxi è stata eletta presidente della commissione Esteri del Senato della Repubblica. Con 12 voti a favore su 22, la senatrice Craxi ha ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti la commissione affari Esteri. Il risultato è stato raggiunto al secondo scrutinio sostituendo Vito Petrocelli del Movimento cinque stelle.

La crisi della commissione Esteri.
Da qualche tempo la commissione Esteri del Senato era sotto le lenti dei riflettori per le posizioni del proprio presidente Vito Petrocelli. Il senatore pentastellato prima dello scoppio della guerra in Ucraina aveva dichiarato apertamente di essere filocinese e che si considerava scettico sul genocidio culturale degli Uiguri in Cina, dichiarandosi inoltre apertamente filorusso.
Queste sue posizioni, all’acuirsi del conflitto russo-ucraino ad assumere posizioni in contrasto con la politica governativa, prima votando contro le Comunicazione del presidente Draghi sulla posizione di condanna verso Mosca e poi con alcune scelte di schierarsi contro l’aumento della spesa militare al 2% del Pil e sulla vendita delle armi a Kiev.
Soggetto a continue pressioni da parte dei componenti della commissione Esteri, che a più riprese ne invocavano le dimissioni, il senatore pentastellato ha mantenuto una posizione di netto rifiuto a dimettersi, comunicando sui social le proprie posizioni a favore della Russia e pubblicando il 25 aprile (festa della liberazione) la Z, simbolo impresso nei tank russi impegnati in Ucraina.
In seguito alla situazione insostenibile, a cui molti parlamentari hanno protestato pubblicamente, per l’impossibilità di svolgere il proprio ruolo all’interno della commissione Esteri, il 4 maggio 2022 tutti i componenti, all’unanimità, hanno presentato le proprie dimissioni di modo da far decadere il presidente. Il 10 maggio 2022 la giunta per il Regolamento ha disposto lo scioglimento della Commissione Affari esteri.

La votazione del nuovo presidente.
Dalle elezioni si è notato che la maggioranza parlamentare era divisa sul proprio candidato, come è emerso anche dal vertice dei capigruppo di Palazzo Madama. A seguito di questa spaccatura e stato nominato pretendente avversario della sen. Stefania Craxi, Ettore Licheri del M5S che nella votazione finale ha ricevuto 9 voti a favore, l’unico astenuto alla votazione è stato il senatore Pier Ferdinando Casini.
In un tweet, lo stesso Pier Ferdinando Casini ha commentato: “La sintesi della riunione della commissione Esteri di questa mattina è: Stefania Craxi promossa a pieni voti, maggioranza bocciata a pieni voti. Come volevasi dimostrare”.
Anche il sen. della Lega Salvini ha voluto scrivere un messaggio per la nuova eletta pronunciando queste parole: “Buon lavoro Stefania Craxi: felice che sia tu a guidare la Commissione Esteri nel nome dell’equilibrio, del buonsenso e della Pace”.
Le dichiarazioni ufficiali della neo-presidente della commissione esteri
A seguito dell’elezione, la senatrice di Forza Italia Stefania Craxi ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni: “Con onore e con grande senso di responsabilità mi accingo a ricoprire, in questo scorcio di legislatura, il ruolo di presidente della commissione Esteri del Senato, in uno scenario internazionale delicato che non consente tentennamenti ed equivoci di sorta e richiede al contempo un surplus di diplomazia”. Continuando: “La politica estera di un grande Paese come l`Italia, per ragioni valoriali e culturali, ancor prima che storiche e geopolitiche, non può non avere chiari connotati atlantici, un atlantismo della ragione che non ammette deroghe ma non accetta subalternità. E’ in questo contesto che dobbiamo avere l’ambizione di essere protagonisti di pace, ricoprendo un ruolo guida sul fronte Sud e nelle acque inquiete del Mediterraneo allargato. La politica estera di un grande Paese non può poi conoscere divisioni e, soprattutto, non dovrebbe essere mai oggetto di scontro”.