Sudan. Il contributo dell’Italia a UNDP e alla Sudan DDR Commission

di Chiara Aranci –

lobasso-cooperazioneL’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo (AICS) – nel quadro del Programma Emergenza, contribuirà per la prima volta in Sudan a una iniziativa destinata a promuovere la resilienza e le condizioni di vita degli ex combattenti.
L’accordo firmato tra AICS, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo – UNDP e la Sudan Disarmament Demobilization & Reintegration Commission – SDDRC, la scorsa settimana a Khartoum, prevede una partecipazione finanziaria all’iniziativa “Migliorare la sostenibilità del Programma per la Sicurezza e Stabilizzazione delle Comunità ” che si realizzerà nello Stato del Blue Nile, specificatamente nella località di Damazine.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di creare opportunità di lavoro per la popolazione locale, rifugiati e sfollati ed ex combattenti dello Stato del Blue Nile, al fine di ristabilire un tessuto sociale duramente messo alla prova dagli ultimi conflitti.
“La riconciliazione tra le comunità ospitanti e quelle degli sfollati è estremamente importante – ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Sudan, Fabrizio Lobasso, rinnovando l’impegno dell’Italia in Sudan – la creazione di nuove opportunità di lavoro al fine di migliorare le condizioni di vita di tutti vuole essere un primo passo in questa direzione”.
“Si tratta di una iniziativa puntuale che vede diverse istituzioni coinvolte – ha spiegato Vincenzo Racalbuto, direttore della sede estera AICS di Khartoum – che intervengono in maniera sinergica, puntando verso un rapido conseguimento di risultati concreti”.
UNDP ha sottolineato l’importanza della promozione di stili di vita inclusivi, sottolineando l’impegno umanitario verso un obiettivo di sviluppo. Dello stesso avviso e’ stata anche la SDDRC, ribadendo come il sostegno a un il dialogo tra le comunità, sia la chiave per la sostenibilità dell’iniziativa.