Svezia. Con la vittoria del centrodestra il leader dei Moderati Kristersson sarà il nuovo premier

di Alberto Galvi

Il primo ministro svedese Magdalena Andersson ha accettato la sconfitta dopo che la coalizione formata dai quattro partiti di destra, Partito Moderato, Cristiano Democratico, Democratici Svedesi e Partito Liberale, ha ottenuto 176 seggi nel Parlamento su un totale di 349, contro i 173 del centrosinistra.
Con i voti postali conteggiati, e quelli dei cittadini residenti all’estero, la coalizione di centrodestra è andata avanti per la prima volta da oltre un secolo.
Le elezioni segnano uno spartiacque nella politica svedese con i Democratici svedesi anti-immigrazione, un partito con radici nella frangia dei suprematisti bianchi, sulla soglia di ottenere influenza sulla politica del governo. Negli ultimi dieci anni la Svezia ha avuto un’immigrazione di massa, consentendo durante questo periodo a circa un milione di persone di prendere la cittadinanza.
Molti svedesi sono tuttavia preoccupati che un partito tali valori sia il secondo più grande del paese. Il partito dei Democratici svedesi è nato da un movimento neonazista alla fine degli anni ’80, ma si è lentamente rafforzato mentre cercava di ripulire la sua immagine.
Kristersson ha avviato colloqui nel 2019 per formare un’alleanza con il Partito dei Democratici svedesi. Negli ultimi anni il Partito è diventato popolare grazie anche all’espulsione di elementi radicali, e ha ottenuto sostegno con una posizione dura nei confronti della criminalità e dell’immigrazione in mezzo a un aumento di sparatorie e altre violenze tra bande.
Kristersson dovrà ora affrontare una serie di sfide: la Svezia, nel mezzo di una crisi del costo della vita, potrebbe andare il prossimo anno in recessione.
Finora non c’è un accordo formale tra Partito Democratico svedese e Partito Moderato, Partito Cristiano Democratico e Partito Liberale su come governeranno insieme, anche se i partiti di centrodestra hanno detto che non sosterranno ministri dell’estrema destra. Tuttavia i Democratici svedesi sono il secondo partito più grande della Svezia, il che lo mette in una posizione di forza per ottenere concessioni in cambio del suo sostegno in Parlamento.
In questo ultimo anno la regione baltica è stata destabilizzata dalla guerra in Ucraina, con l’incertezza sul fatto che la Turchia accetterà o meno la richiesta di Stoccolma di adesione alla NATO (North Atlantic Treaty Organization). Inoltre la questione climatica e la questione energetica devono essere affrontate in maniera differente da come sono state affrontate finora. Lo stesso discorso vale per il sistema di welfare, messo a dura prova dalla pandemia, e le spese da affrontare nell’ambito della difesa.