di Giuseppe Gagliano –
Il governo di Taiwan ha espresso delusione per la mancata creazione di un gruppo di lavoro dedicato alla sua candidatura per l’adesione al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP). Durante un incontro dei membri a Vancouver è stato concordato di istituire un gruppo di lavoro per esaminare l’ingresso del Costa Rica, ma non per Taiwan.
Taiwan ha presentato ufficialmente domanda per aderire al CPTPP nel 2021, pochi giorni dopo che anche la Cina aveva avanzato la stessa richiesta. La competizione tra le due parti per l’adesione a questo importante accordo commerciale ha evidenziato le dinamiche politiche sottostanti. Attualmente il CPTPP include 11 membri, tra cui Australia, Canada, Giappone e Vietnam, e il Regno Unito entrerà ufficialmente a farne parte il mese prossimo.
Secondo l’Ufficio per i negoziati commerciali di Taiwan, la decisione di non includere la sua candidatura nell’agenda riflette una politicizzazione delle discussioni. Taipei ha sottolineato che tali considerazioni politiche non dovrebbero influenzare un accordo che si basa sulla cooperazione economica.
L’ingresso nel CPTPP è una priorità strategica per Taiwan, che cerca di rafforzare la sua integrazione economica regionale di fronte all’isolamento diplomatico imposto da Pechino. Taipei ritiene che la propria candidatura soddisfi gli elevati standard dell’accordo in termini di commercio, investimenti e trasparenza normativa.
L’esclusione di Taiwan potrebbe complicare ulteriormente le relazioni tra l’isola e gli altri membri del CPTPP, soprattutto considerando la crescente pressione della Cina per ostacolare il coinvolgimento internazionale di Taiwan.