Thailandia. Accordo di coalizione tra il Move Forward e altri sette partiti per formare un governo

di Alberto Galvi

Se gli sarà permesso di formare un governo, il partito progressista thailandese Move Forward ha firmato un accordo di coalizione con altri sette partiti, promettendo di redigere una nuova costituzione per porre fine ai monopoli e consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma l’accordo non ha fatto menzione di una controversa proposta di rivedere le leggi sugli insulti reali.
L’accordo in 23 punti ha delineato i piani politici e le priorità della coalizione, mentre cerca il sostegno dei legislatori per formare un governo dopo nove anni di governo conservatore sostenuto dai militari. Move Forward, insieme a Pheu Thai, è un partito populista legato all’ex primo ministro Thaksin Shinawatra, che ha dominato le elezioni della scorsa settimana con la clamorosa sconfitta dei partiti monarchici sostenuti dai militari che hanno controllato il paese dal colpo di Stato del 2014.
Nelle elezioni del 14 maggio il partito Move Forward è stato il vincitore a sorpresa, emergendo con il maggior numero di seggi in Parlamento. La coalizione a otto partiti controlla 313 seggi alla Camera bassa, ma non è sufficiente per assicurarle il potere. Per governare servono almeno 376 voti.
Secondo la costituzione redatta dai militari, il primo ministro è scelto da un voto congiunto della Camera bassa e del Senato, i cui 250 membri sono stati nominati dai militari stessi. L’alleanza cercherà anche la riforma del welfare e dell’istruzione, una politica estera equilibrata e il perseguimento di leggi per controllare e sostenere l’uso della cannabis.