Thailandia. Il primo ministro Prayuth Chan-ocha ha dichiarato che lascerà la politica

di Alberto Galvi

Il premier thailandese Prayuth Chan-ocha ha dichiarato che lascerà la politica. La decisione arriva pochi giorni prima di un voto decisivo che deciderà se il leader del campo pro-democrazia del regno potrà diventare primo ministro.
L’ex capo dell’esercito Prayuth ha guidato la Thailandia da quando ha preso il potere nove anni fa con un colpo di Stato, rovesciando un governo eletto nel 2014, e non ha mai permesso alla democrazia di mettere radici in Thailandia. Inoltre ha rifiutato di dimettersi nonostante gli scarsi risultati economici e le massicce proteste a favore della democrazia.
Il leader thailandese pro-democrazia Pita Limjaroenrat, che mira ad assumere l’ufficio di Prayuth. con il suo MFP (Move Forward Party) ha ottenuto 151 seggi alla Camera bassa a maggio. Il percorso di Pita è tuttavia bloccato da una costituzione scritta sotto il governo uscente, che afferma che ogni nuovo primo ministro deve rivendicare la maggioranza assoluta dei 750 voti delle due Camere del Parlamento.
Pita deve anche affrontare una minaccia legale da parte della Commissione elettorale. Se la commissione deciderà di portare il caso alla Corte costituzionale, Pita potrà essere sospeso come deputato e rischiare una lunga interdizione dalla politica, e forse il carcere.
Ciò potrebbe significare che l’ex principale forza democratica thailandese, Pheu Thai, presenterà il proprio candidato alla carica di premier, che è ampiamente previsto come il magnate immobiliare Srettha Thavisin. Ma se Pheu Thai verrà bloccato anche dal Senato, l’ex generale Prawit Wongsuwon, candidato del partito al governo Phalang Pracharat, potrà diventare primo ministro.
Prayuth rimarrà premier fino alla nomina di un successore.
Il Move Forward ha creato una coalizione di maggioranza di coalizione della Camera dei rappresentanti di 311 seggi su 500, ma sembra improbabile che i 250 membri del Senato nominati da Prayuth sostengano Pita, lasciandolo a corto dei 376 voti necessari per diventare primo ministro.