Tonga. A cinque settimane dall’eruzione vulcanica è stata ripristinata la connessione Internet

di Alberto Galvi

La principale connessione Internet di Tonga è stata finalmente ripristinata, a di cinque settimane dalla disastrosa eruzione del vulcano Hunga-Tonga-Hunga-Ha’apai, situato a circa 64 chilometri a nord della capitale, Nuku’alofa; il terremoto conseguente all’eruzione aveva provocato da uno tsunami che aveva spazzato via interi villaggi e danneggiato 293 case.
In seguito allo tsunami tre persone a Tonga sono morte e 1.525 persone sono state sfollate, mentre la cenere prodotta dall’eruzione del vulcano Hunga-Tonga-Hunga-Ha’apai ha reso tossica l’aria sull’isola principale e ha contaminato l’acqua potabile.
Il presidente di Tonga Cable, Samiuela Fonua, ha dichiarato che i circa 90 chilometri di cavo danneggiato dallo tsunami che collegava Tonga alle Fiji e ad altre reti internazionali sono stati sostituiti. La società SpaceX ha aiutato a ripristinare le connessioni attraverso la sua rete di satelliti a bassa orbita, chiamata Starlink. I funzionari delle vicine Fiji hanno affermato che SpaceX ha stabilito a Tonga una stazione per aiutare a ripristinare i collegamenti.
Le squadre di riparazione si concentreranno ora su un secondo cavo tagliato che collega alcune delle isole esterne all’isola principale di Tongatapu. Quel cavo corre vicino al vulcano sottomarino e il processo di riparazione potrebbe richiedere fino a nove mesi.
Tonga è stata anche alle prese con il suo primo focolaio di coronavirus, che potrebbe essere stato acceso dalle squadre di militari che hanno portato aiuti umanitari dopo il disastro. L’epidemia è cresciuta fino a oltre 250 casi, ma non sono stati segnalati decessi.
Lo Stato dell’Oceania ha iniziato ad allentare alcune restrizioni sul virus dopo aver inizialmente imposto un lockdown, mentre il 90 per cento delle persone di età pari o superiore a 12 anni ha ricevuto almeno due dosi di un vaccino anti Covid-19.