Tunisia. Rapporto Ue, ‘situazione preoccupante sotto il presidente Saied’

di Giuseppe Gagliano

Il Guardian ha riportato un rapporto interno del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) in cui viene descritta una situazione politica sempre più preoccupante in Tunisia sotto la presidenza di Kais Saied. Dal 2019 Saied ha progressivamente accentrato il potere nelle sue mani, sospendendo il parlamento e limitando lo spazio civico per l’opposizione e la società civile. Il Parlamento è stato poi rieletto, ma senza partiti e, di fatto, senza oppositori di una certa consistenza.
Secondo il documento dell’Ue la Tunisia sta vivendo un “chiaro deterioramento del clima politico” con una crescente repressione dei dissidenti, compresa l’incarcerazione degli oppositori politici e il loro perseguimento legale, spesso con l’accusa di diffondere informazioni false.
In vista delle elezioni presidenziali del 6 ottobre i funzionari europei prevedono che Saied manterrà il potere anche dopo il voto, rafforzando ulteriormente la sua presa autoritaria sul paese. La preparazione a queste elezioni è stata caratterizzata da un ambiente di forte repressione politica, che ha visto la riduzione di spazi democratici e la limitazione delle libertà fondamentali. Questa situazione ha suscitato preoccupazioni non solo all’interno del paese, ma anche tra i partner internazionali della Tunisia, compresa l’Unione Europea, che teme un ulteriore deterioramento dei diritti umani e della democrazia.
Nonostante il malcontento crescente, Saied sembra determinato a mantenere la sua linea dura, ignorando le critiche internazionali e continuando a governare con decreti e misure straordinarie che gli permettono di esercitare un controllo quasi totale sulle istituzioni statali. Questo scenario solleva interrogativi su come evolverà la situazione post-elettorale e su quale sarà la risposta della comunità internazionale, soprattutto considerando l’importanza strategica della Tunisia per la stabilità del Mediterraneo e per la gestione dei flussi migratori verso l’Europa.