Turchia. Demirtas dal carcere critica l’Hdp, ‘lascio la politica’

di Shorsh Surme

Dalla sua prigione di Edirne l’ex co-presidente del Partito Democratico del Popolo (HDP) curdo e prigioniero politico Selahattin Demirtas ha pubblicato una dura lettera aperta, poche ore prima di dichiarare la sua uscita dalla vita politica.
Nonostante un ordine della CEDU per il suo rilascio, Demirtas si trova in carcere dal 2016. Nella lettera ha criticato aspramente l’HDP per la sua incapacità di superare i 21 anni di governo dell’AKP.
In un estratto di un’intervista che sarà pubblicata domani su Arti Gercek, Demirats ha espresso il suo rimorso per l’incapacità del partito di fornire politiche in linea con le aspirazioni del popolo.
Ha promesso di affrontare queste carenze, affermando che “Mi scuso sinceramente per non essere stato in grado di offrire politiche degne del nostro popolo. Prometto di porre rimedio a queste mancanze”.
Ha inoltre riconosciuto e apprezzato le critiche costruttive, affermando il suo impegno a prendere a cuore tali feedback. Tuttavia Demirtas ha annunciato la sua decisione di ritirarsi dalla politica, osservando che “Anche se continuo a combattere nel movimento di resistenza insieme a tutti gli altri miei compagni imprigionati, ho deciso di lasciare la politica in questo momento”.
In un’altra lettera, scritta ieri, Demirtas ha mosso aspre critiche al suo stesso partito, l’HDP, che con il Partito della Sinistra Verde costituisce il nucleo del movimento politico curdo in Turchia, sostenendo la democrazia, l’uguaglianza e lo stato di diritto.
Nonostante sia co-presidente dell’HDP e candidato alla presidenza del partito nel 2018, Demirtas ha espresso insoddisfazione per le prestazioni complessive e gli sforzi di campagna del partito durante questo ciclo elettorale.
“Ci siamo lasciati alle spalle un processo elettorale molto importante. Un gruppo che ha preso il controllo del governo ha usato ogni risorsa dello Stato per condurre una campagna diffamatoria e manomettere le schede elettorali, completamente svincolato dai valori morali”, si legge nella lettera.
Tuttavia Demirtas ha riconosciuto che attribuire il fallimento del partito esclusivamente a fattori esterni sarebbe troppo semplicistico. Analizzando i risultati delle elezioni parlamentari su base provinciale e circoscrizionale, ha notato una diminuzione della quota di voti del partito in 87 distretti elettorali. Demirtas ha chiesto un’approfondita discussione interna al partito e indagini sul campo per capire le ragioni di questo calo.
“Pur non avendo la capacità di intraprendere personalmente questa impresa, sostengo le mie osservazioni. Le opinioni espresse in questa lettera non si concentrano su argomenti pratici come la strategia elettorale, le tattiche, le preferenze dei candidati o gli studi sul campo, ma forniscono piuttosto un’analisi più generale”, ha sottolineato Demirtas.