Turchia. Deputati Usa, ‘fu genocidio armeni, ora non dimenticare curdi’

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La Camera dei rappresentanti americana ha approvato una risoluzione con cui riconoscere il genocidio degli armeni da parte della Turchia. Il via libera al testo è stato accolto da un applauso dell’Assemblea.
Tra il 1915 e il 1916, prima della dissoluzione dell’Impero Ottomano, si stima che furono deportati e uccisi dalle armate del sultano oltre un milione di esponenti della comunità armena. I discendenti delle vittime e i loro rappresentanti chiedono da tempo che Ankara ammetta le sue responsabilità in quella vicenda e incoraggiano il resto del mondo a riconoscere ufficialmente e a impiegare il termine “genocidio”.
La Turchia però si è sempre rifiutata, contestando le eventuali adesioni di quei governi che hanno accolto la richiesta degli armeni.
La decisione dei deputati americani giunge a tre settimane dal lancio di una offensiva turca nel nord-est della Siria, nell’ambito della politica di Ankara di contrastare le iniziative autonomiste della comunità curda, divisa oltre che tra Turchia e Siria anche tra Iraq e Iran.
Per alcuni deputati americani, le violenze contro i curdi sono analoghe a quelle subite dagli armeni: “Quando vediamo le immagini di famiglie terrorizzate nel nord della Siria, non possiamo affermare che i crimini di un secolo fa appartengano al passato. Non dimenticheremo e non staremo zitti”, il commento di Adam Schiff, deputato democratico relatore del testo.
Il recente attacco della Turchia nella Siria nord-orientale è sopraggiunto all’indomani del ritiro delle truppe americane, una decisione che ha suscitato tra i democratici americani molte proteste.