di Giuseppe Gagliano –
Indipendentemente dall’esito delle elezioni che si sono tenute in Turchia c’è un retroscena molto interessante, degno di nota. In Turchia da molti anni si è affermata una società mista statunitense-turca denominata Isr Sierra Nevada Corporation (Snc), la quale è di proprietà della coppia turco-americana Faith Ozmen e Eren Ozmen: nel 2015 il primo ministro aveva affidato all’azienda la costruzione di un aereo turco, progetto questo che poi è stato abbandonato quando il governo aveva insistito affinché l’aereo includesse almeno il 70% delle componenti di fabbricazione turca.
Per diversi anni la polizia e la gendarmeria turche, strettamente controllate da persone fedeli al partito AKP del presidente Recep Tayyp Erdogan, hanno utilizzato la SNC per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) attraverso la sua controllata Esen.
L’azienda ha tuttavia trovato un altro grande ostacolo che le ha impedito di potersi affermare, cioè l’industria turca di droni Baykar, coordinata dal genero di Erdogan Haluk Bayraktar. Queste due aziende ben presto sono infatti diventate rivali, e il momento di maggiore tensione si è verificato quando Erdogan ha criticato la proposta del concorrente al ballottaggio Kemal Kilicdaroglu di affidare a SNC la gestione dell’aeroporto Ataturk di Istanbul. Per questa ragione l’azienda si è avvicinata al candidato dell’opposizione. Questo avvicinamento politico ha indotto il partito dell’attuale presidente turco a denunciare presunti legami tra la Snc e la Cia, legami che starebbero interferendo con le elezioni politiche.