Ucraina. Chiesti ancora soldi agli Usa per riparare gli impianti energetici

di Giuseppe Gagliano

In una conferenza organizzata di recente da un influente think tank di Washington, gli ucraini hanno descritto gli attacchi russi sulla loro infrastruttura energetica e hanno dettagliato le risorse di cui hanno bisogno per porre rimedio ai danni subiti, anche attraverso ingenti finanziamenti da parte europea e americana. “Le autorità ucraine infatti sono convinte che per Vladimir Putin questo inverno sarà decisivo per fare collassare in modo definitivo la resistenza ucraina”, ha dichiarato Oksana Nechyponko, direttore del Centro di coordinamento delle crisi ucraine ed ex capo di stato maggiore del primo ministro Oleksiy Honcharuk, durante l’evento del Consiglio Atlantico.
Gli assalti aerei russi sulla rete ucraina hanno infatti danneggiato gravemente l’infrastruttura energetica del paese, portando il governo a imporre blackout di emergenza deliberati in tutto il paese. Secondo una analisi fatta dal Csis, le nazioni dell’Ue si aspettano che gli ultimi attacchi determinino una nuova ondata di rifugiati, come hanno scritto gli esperti di energia con il Center for Strategic & International Studies l’8 novembre.
I recenti missili e attacchi di droni hanno già portato gli Stati Uniti a fornire un maggiore sostegno finanziario all’Ucraina. L’amministratore di USAID, Samantha Power, ha annunciato in ottobre che gli Stati Uniti avrebbero speso 55 milioni di dollari in infrastrutture energetiche in Ucraina, cifra che include finanziamenti per generatori e risorse per riparare e mantenere i sistemi esistenti.
La richiesta di finanziamento del 15 novembre alla Casa Bianca al Congresso è stata di 37,7 miliardi miliardi di aiuti aggiuntivi all’Ucraina. Lana Zerkal, ex viceministro degli Affari esteri dell’Ucraina, ha affermato che il paese necessita di nuove attrezzature ad alta tensione per sostituire le infrastrutture distrutte dagli attacchi russi. Melinda Haring, dell’Atlantic Council, ha esortato Zerkal a produrre un elenco delle attrezzature di cui l’Ucraina ha bisogno, dicendo che sarebbe opportuni far circolare tale lista a Washington.