Ucraina. Il capo dell’intelligence tedesca costretto alla fuga

di Giuseppe Gagliano –

Nel momento in cui le forze russe invadevano l’Ucraina, il capo del Servizio di intelligence federale tedesco, Bruno Kahl, era in missione a Kiev. La notizia è stata rilanciata su Twitter, dove viene indicato che il direttore del BND sarebbe rimasto sorpreso dall’attentato russo mentre era Kiev, dove si era recato mercoledì 23 febbraio per colloqui urgenti con funzionari ucraini sull’allora possibile conflitto con la Russia. Il portavoce del servizio di intelligence tedesco ha successivamente confermato queste informazioni. A causa dell’inizio delle ostilità e del blocco dello spazio aereo sull’Ucraina, Bruno Kahl è stato costretto poi ad allontanarsi dal paese via terra, in quella che sarebbe stata una vera e propria fuga.
Il capo della BND non sarebbe stato in grado di raggiungere l’unità di evacuazione in tempo, e proprio per questo un’unità speciale del servizio di intelligence tedesco è dovuta intervenire per portarlo in salvo dalla pericolosa situazione. Al di là degli stretti fatti di cronaca, è evidente che la fuga precipitosa del direttore del servizio segreto tedesco è l’ennesima debacle dell’intelligence. E non solo di quella tedesca.