Ucraina. Il razzo di Kramatorsk sparato probabilmente dagli ucraini

Caduto sulla stazione perché difettoso o intercettato.

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Continua il rimpallo di accuse fra ucraini e russi circa l’attacco di due giorni fa alla stazione di Kramatorsk, costato la vita a 52 persone. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato ieri che “come per Bucha, l’attacco di Kramatorsk sarà portato a tempo debito in tribunale”, e che “l’impegno della comunità internazionale sarà quello di ricostruire minuto per minuto i fatti: chi ha dato gli ordini, da dove è arrivato il missile. La responsabilità non si può evitare”.
Intervenendo al programma de La7 “Otto e mezzo”, diretto da Lilli Gruber, la giornalista di Russia24 Olga Kurlaeva ha tuttavia spiegato che il missile che ha colpito la stazione sarebbe stato lanciato dagli ucraini, in quanto arma in dotazione solamente all’esercito ucraino. Effettivamente il “Tochka-U”, che libera bombe a grappolo, è stato ritirato dall’esercito russo da tre anni, mentre è utilizzato dall’esercito ucraino, com’è avvenuto di recente in altri attacchi nella regione del Donbass. Difficilmente inoltre i russi avrebbero sparato sulla minoranza russofona della regione. La scritta in russo “Tutto per i bambini”, rinvenuta sulla parte posteriore del razzo rimasta intatta (come avviene per questo tipo di arma), potrebbe essere stata fatta per un depistaggio.
Tra le ipotesi plausibili vi è quella di un razzo lanciato dagli ucraini, ma che per un difetto o perché intercettato è caduto incidentalmente sulla stazione ferroviaria, dove vi erano, come ha spiegato il sindaco della città, 4mila persone in fuga dagli scontri.