Ucraina. Mattarella, ‘L’appeasement non ha funzionato e non funzionerà’

di Alessio Cuel

Da Monaco 1938 agli attuali scenari geopolitici: la storia si ripete. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del conferimento del dottorato honoris causa presso l’università di Aix-Marseille, ha espresso una posizione netta sul conflitto in Ucraina, escludendo qualsiasi ipotesi di compromesso con la Russia.
“Anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura” ha dichiarato Mattarella, sottolineando come “la strategia dell’appeasement nel 1938 non evitò la guerra, ma anzi la rese inevitabile”. Mattarella poi prosegue: “La fermezza avrebbe, con alta probabilità, evitato il conflitto. Dobbiamo tenerne conto quando riflettiamo sulle prospettive di pace in Ucraina”.
Nel suo discorso, il capo dello Stato ha ribadito l’importanza del multilateralismo, pilastro della pace in Europa negli ultimi settant’anni. Un richiamo ai valori fondanti dell’Unione Europea, oggi sempre più in difficoltà nel ritagliarsi un ruolo centrale sulla scena internazionale.
Con il Vecchio continente schiacciato tra le autocrazie russa e cinese, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e l’inedito coinvolgimento di Elon Musk nella politica americana, le parole di Mattarella suonano come un monito. L’Europa saprà raccogliere la sfida e tornare protagonista o continuerà a rimanere spettatrice? La risposta arriverà dai prossimi sviluppi sulla scena globale.