Ucraina. Nato: Rutte vuole ‘meno idee per la pace e più armi’

di Enrico Oliari

Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha affermato oggi, aprendo la ministeriale Esteri, che “se abbiamo dato per tre anni l’Ucraina supporto economico, militare e umanitario è perché desideriamo che vinca la guerra”, per cui “si farà il necessario perché vinca. D’altronde per Rutte è il presidente russo Vladimir Putin a non volere la pace, così “servono meno idee per progetti di pace e più aiuti militari”, cioè più armi. Alla politica belligerante di Rutte ha fatto eco la Pesc (Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue) Kaja Kallas, la quale ha dichiarato che “l’Unione Europea vuole che l’Ucraina vinca questa guerra”, e “noi faremo di tutto per riuscirci”.
Uno degli elementi che hanno portato alla guerra, forse il principale, è l’adesione dell’Ucraina alla Nato nel quadro di un continuo allargamento, in barba alle promesse fatte negli Anni novanta di non andare oltre l’Elba. Un modus operandi che per la Russia si tratta di una vera e propria “minaccia inaccettabile”, come lo ha definito oggi il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov durante un incontro con la stampa.
Più cauto il presidente eletto Usa Donald Trump, che ha già fatto sapere di voler obbligare l’Ucraina alla cessione dei territori conquistati dai russi in cambio di un’adesione futura alla Nato, ed anche il presidente Volodymyr Zelensky sembra dare i primi segni di cedimento nonostante le pressioni interne, rappresentate dai nazionalisti, ed esterne degli europei. I russi infatti continuano ad avanzare nel Donbass, mentre le truppe ucraine sono stanche, con armamenti perennemente in ritardo, almeno 60mila diserzioni (molti ucraini sono imparentati con russi), i molti imboscati all’estero e la leva che, secondo Joe Biden, dovrebbe essere portata da 26 a 18 anni.
Il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiha, ha chiesto “altri 20 sistemi di difesa aerea per scongiurare la distruzione del sistema energetico”, nello stesso giorno in cui il parlamento ucraino, fatto solo dalla maggioranza dopo che Zelensky ha messo fuorilegge i partiti di opposizione, ha creato la figura del “ministro dell’Unità nazionale”, mettendovi il 47enne Oleksiy Chernyshov.
Rutte ha anche denunciato che nei paesi Nato è in corso una campagna continua di attacchi informatici e di sabotaggio” mossi da tecnici russi e cinesi, ma nel quadro della guerra ibrida da Mosca si sollevano le stesse accuse rivolte all’occidente.