Ucraina. Pioggia di droni e missili tra le parti, oltre 1200 in pochi giorni

In aprile l'elicottero di Putin è stato oggetto di un massiccio attacco di droni.

di Guido Keller

Il comandante della Divisione di difesa aerea russa Yuri Dashkin è intervenuto nel corso di un programma in onda su Rossiya 1 dichiarando che lo scorso 20 aprile l’elicottero con cui il presidente russo Vladimir Putin veniva trasportato nella regione russa di Kursk, il cui controllo è stato ripreso di recente, è stato oggetto di un massiccio attacco di droni ucraini, tutti intercettati e abbattuti.
Putin si era recato nel Kursk per incontrare il governatore ad interim Alexander Khinstein e i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato, aveva visitato il sito nel pressi di Kurchatov dove è in fase di costruzione la seconda centrale nucleare (Kursk-2) e aveva annunciato la trasformazione dell’intera regione in Zona economica speciale.
Oggi si è invece concluso con gli ultimi 303 lo scambio di mille prigionieri per parte tra la Russia e l’Ucraina, come stabilito in occasione dell’incontro di Istanbul di una settimana fa. Fonti ucraine hanno riportato che sono quasi 6mila i prigionieri scambiati dall’inizio del conflitto attraverso negoziati e accordi.
Sul terreno si continua però a sparare e a morire. A Pokrovnsk, dove i russi continuano a fare pressione, viene dato come disperso il 25enne italiano Manuel Mameli, mentre è certa la morte di Antonio Omar Dridi di 35 anni, ufficialmente e illegalmente (per le leggi italiane) in Ucraina come “volontari”. Sale così a sette il numero degli italiani arruolatisi nelle file ucraine deceduti o scomparsi dall’inizio del conflitto.
Ieri e nella fra le due forze in lotta è stato un continuo attacco di droni e di missili con vittime civili. Su
Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto di un ampio attacco con 300 droni e quasi 70 missili balistici. Ad essere colpite sono state la capitale Kiev e l’omonima regione, le regioni di Zhytomyr, Khmelnytskyi, Ternopil, Chernihiv, Sumy, Odessa, Poltava, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Kharkiv e Cherkasy. Zelensky ha spiegato che “purtroppo ci sono anche vittime civili, tra cui donne e bambini”, e ha parlato di “attacco deliberato”.
In realtà solo il giorno prima le autorità russe riportavano di vittime tra i civili a seguito di un massiccio attacco di tre giorni condotto con “788 droni di tipo aereo e missili di fabbricazione occidentale sul territorio della Federazione Russa e al di fuori della zona per operazioni militari speciali”. La nota riportava che “le difese hanno distrutto 776 droni e missili, purtroppo 12 droni hanno raggiunto il loro obiettivo”. “Naturalmente la Russia – concludeva la nota – darà una risposta adeguata ai massicci attacchi terroristici del regime di Kiev”, e così è stato.