Ucraina. Prosegue l’offensiva russa

Nuovo scambio di prigionieri.

di Alessandro Pompei

Fonti russe e ucraina hanno confermato di uno scambio di prigionieri e di corpi di militari caduti in combattimento avvenuto il 13 giugno grazie alla mediazione degli Emirati Arabi Uniti. Secondo una prassi già collaudata lo scorso 31 marzo, ad essere offeso dello scambio sono statu 75 ucraini e 75 russi e, stando a quanto riferito dal deputato della Duma Shamsail Saraliev, sono stati restituiti alla Russia i corpi di 32 caduti. La sede di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra in Ucraina ha riferito della restituzione di 254 corpi. Il quartier generale ucraino ha poi riferito che dei 254 militari uccisi, 221 hanno preso parte ai combattimenti nella direzione di Donetsk, 25 nella direzione di Zaporozhye, 4 nella direzione di Lugansk e altri 4 militari sono stati trasferiti dagli obitori in Russia.
L’ultima volta che le parti russa e ucraina hanno riferito dello scambio di prigionieri e corpi è stato il 31 maggio, anche in quell’occasione furono scambiati 150 prigionieri (75 per parte) grazie alla mediazione degli Emirati Arabi Uniti. Quel giorno sono anche stati restituiti 45 corpi alla Russia e 212 all’Ucraina di militari caduti. È indicativo per valutare l’evoluzione del conflitto il rapporto tra caduti ucraini e russi, che spiega le apprensioni dei vertici della NATO sul corso della guerra e soprattutto delle nazioni che stanno massivamente sovvenzionando Kiev.
Quanto alla situazione sul campo, sono falliti tutti i contrattacchi ucraini ad est di Volchansk e risultano gravi perdite ucraine nella brigata 36ma dei fanti di marina e della 82ma brigata aviotrasportata, ed è stato colpito un centro di comando ucraino nella zona di Kupiansk.
Mentre è stata interamente conquistata dai russi Georgevka, e in un assalto fulmineo di in un solo giorno i russi sono riusciti a raggiungere la periferia della città limitrofa di Maksimilianovka, difesa da diverse brigate scelte dell’esercito ucraino come la 46ma e la 79ma brigata d’assalto aereo.
Purtroppo il 13 giugno, nei pressi di Gorlovka, vicino al villaggio di Golmovsky, è rimasto ucciso il cameraman russo di NTV Valerij Kozhin ed il suo collega, mentre il corrispondente Alexey Ivllev è rimasto gravemente ferito; i 2 sono stai oggetto dell’attacco di un drone ucraino vicino al villaggio di Golmovsky: sembra che i due giornalisti siano andati nel villaggio per documentare il bombardamento ucraino di civili.
Dopo l’attacco i giornalisti sono stati portati con urgenza all’ospedale di Gorlovsk, dove i medici sono stati costretti ad amputare il braccio di Ivllev, le cui condizioni risultano al momento stabili.
Il 16 Giugno è stato ucciso sempre da un drone ucraino a Nikolskoe, vicino il locale monastero, un altro giornalista russo: si chiamava Nikita Tsigaghi, aveva 29 anni ed era corrispondente del giornale on line News.ru.