Ucraina. Trump vede Zelensky e gli fa accettare il suo piano

di Guido Keller

L’incontro di Donald Trump con Volodymyr Zelensky all’Eliseo ha prodotto un ammorbidimento delle posizioni del presidente ucraino sul conflitto. In realtà Zelensky sa che il vento è cambiato con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, anche perché quest’ultimo non ha perso occasione per ribadire che dopo i miliardi dati all’Ucraina la borsa si sta chiudendo. D’altronde i russi continuano ad avanzare nel Donbass, e di certo non bastano gli europei da soli a sopperire all’appoggio politico, prima che economico, degli Usa.
Se fino a poco fa Zelensky si era limitato a proporre il suo utopico piano di attaccare la Russia in profondità con i missili Usa, ora è lo stesso presidente ucraino a ravvisare la necessità di un “cessate-il-fuoco immediato” e della ripresa del dialogo al fine di giungere ad un accordo che la Russia non possa rimangiarsi.
Da Mosca gli ha risposto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il quale ha riferito che la proposta di Trump, che comprenderebbe la cessione dei territori del Donbass conquistati dai russi, “è stata letta con interesse”, ma ha anche ricordato che ad aver proibito per legge a se stesso e alla sua amministrazione il dialogo fra le parti è stato proprio Zelensky, come pure che le proposte di oggi erano già state avanzate dal presidente Vladimir Putin a giugno.