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Nel bilancio UE 2025, gli eurodeputati hanno ottenuto un sostegno più efficace per affrontare sfide come salute, aiuti umanitari, gestione delle frontiere e azione per il clima. Il bilancio dell’UE per il 2025 è stato approvato dal Parlamento in via definitiva con con 418 voti a favore, 185 voti contrari e 67 astenuti. Nell’accordo raggiunto con i governi UE raggiunto sabato 16 novembre, il Parlamento è riuscito a difendere un bilancio dell’UE solido per il prossimo anno, assicurandosi che sia possibile affrontare le sfide attuali e migliorare la vita dei cittadini.
Nel febbraio 2024, durante la revisione del bilancio a lungo termine dell’UE (Quadro finanziario a lungo termine – QFP), l’Europarlamento ha ottenuto aumenti sostanziali per priorità come il sostegno all’Ucraina, la gestione della migrazione e la preparazione per crisi future, aggiunte che i deputati sono stati in grado di mantenere anche per il bilancio 2025.
Hanno inoltre garantito un sistema di finanziamento dei costi di rimborso dello Strumento europeo per la ripresa (EURI), che sono cresciuti quasi del doppio rispetto ‘importo inizialmente previsto per il 2025, proteggendo nel contempo i finanziamenti per programmi essenziali come Erasmus+ e la ricerca.
Gli eurodeputati hanno inoltre ottenuto ulteriori finanziamenti per altri programmi nel bilancio annuale 2025.
Hanno infatti negoziato con successo altri 230,7 milioni di euro, in aggiunta al progetto iniziale di proposta della Commissione, per iniziative chiave tra cui la ricerca, l’azione per il clima, gli aiuti umanitari e la gestione delle frontiere. Oltre a questi finanziamenti supplementari, ci saranno anche aumenti derivati da risparmi precedenti, che andranno a beneficio del bilancio 2025, compresi 62 milioni di EUR per Erasmus+ e 20 milioni di EUR per Orizzonte Europa.
Johan Van Overtveldt (ECR, BE), presidente della commissione per i bilanci, ha dichiarato: “Questo bilancio affronta sfide urgenti, tra cui l’aggressione russa nella sua guerra contro l’Ucraina, le pressioni migratorie in corso, l’escalation della crisi in Medio Oriente, l’impatto delle catastrofi naturali e, soprattutto, la competitività delle nostre economie. Ciò garantirà che l’UE possa rispondere efficacemente a queste realtà urgenti”.
Victor Negrescu (S&D, RO), relatore generale per il bilancio dell’UE 2025 (per la sezione III – Commissione), ha dichiarato: “Con quasi 200 miliardi di EUR, il bilancio dell’UE per il 2025 è superiore del 6 % rispetto al bilancio 2024, il che rappresenta un aumento di 10 miliardi di EUR che consentirà di rispondere alle esigenze dei cittadini europei, ripagando nel contempo la ripresa economica post-pandemia dell’Unione senza tagliare i programmi chiave. Approvando il bilancio dell’UE per il prossimo anno, inviamo ai cittadini dell’UE un messaggio forte: nonostante il difficile contesto politico ed economico, l’UE è in grado di dotarsi dei mezzi finanziari necessari per attuare le sue politiche e rispondere alle esigenze dei cittadini”.
Niclas Herbst (PPE, DE), relatore per le altre sezioni, ha dichiarato: “Il bilancio dell’UE per il 2025 è un risultato lungimirante per i restanti anni del quadro finanziario pluriennale (QFP 2021-2027). Posso confermare che abbiamo difeso con successo le priorità chiave del Parlamento, rafforzando la cibersicurezza e promuovendo l’uso dell’intelligenza artificiale nelle istituzioni dell’UE. Questo accordo dimostra il nostro impegno e la nostra responsabilità nei confronti dei nostri cittadini”.
Oltre il 90 % del bilancio dell’UE finanzia attività nei paesi dell’UE e fuori dall’UE, a vantaggio di cittadini, regioni, agricoltori, ricercatori, studenti, ONG e imprese. A differenza dei bilanci nazionali, il bilancio dell’UE mira principalmente agli investimenti, per generare crescita e opportunità in tutta l’Unione Europea. L’UE serve 27 paesi con una popolazione totale di circa 450 milioni di abitanti.
Tenuto conto di tale ambito di applicazione, il bilancio annuale dell’UE è relativamente esiguo, con una media di 160-180 miliardi di EUR all’anno nel periodo 2021-27. Questo è paragonabile al bilancio nazionale della Danimarca, che serve 5,6 milioni di persone, ed è circa il 30% più piccolo del bilancio della Polonia, per una popolazione di 38 milioni.