Ue. Il Parlamento europeo, ‘l’Unione deve rivedere le sue relazioni con la Bielorussia’

'Sviatlana Tsikhanouskaya quale rappresentante legittimo del popolo'.

di Maurizio Molinari * –

Il Parlamento europeo ha adottato oggi una serie di raccomandazioni su come l’Unione dovrebbe rivalutare i suoi rapporti con la Bielorussia. Nella risoluzione si fa il punto sugli avvenimenti prima e dopo le elezioni presidenziali fraudolente del 9 agosto, che hanno portato all’esplosione di una rivolta popolare contro l’attuale regime.
Il testo è stato approvato con 602 voti favorevoli, 44 contrari e 44 astensioni.
Nel testo vengono ribaditi molti aspetti dell’ultima risoluzione del Parlamento europeo sulla Bielorussia, adottata il 17 settembre e inoltre:

• si sostiene la decisione dell’UE e dei suoi Stati membri di non riconoscere i risultati elettorali fraudolenti annunciati dalla Commissione elettorale centrale bielorussa;

• si sottolinea che Aliaksandr Lukashenka non sarà riconosciuto come legittimo presidente del Paese alla scadenza del suo attuale mandato, il 5 novembre 2020;

• si sostiene in modo inequivocabile il popolo bielorusso nelle sue legittime richieste di nuove elezioni libere ed eque sotto la supervisione internazionale;

• si osserva che secondo i sondaggi sociologici indipendenti Sviatlana Tsikhanouskaya ha ricevuto oltre la metà dei voti alle elezioni presidenziali del 2020 ed è agli occhi del popolo bielorusso il loro presidente eletto;

• si riconosce il Consiglio di coordinamento (CC) istituito da Sviatlana Tsikhanouskaya quale rappresentante legittimo del popolo che chiede un cambiamento democratico e la libertà in Bielorussia;

• si chiede l’immediata cessazione immediata della violenza, della repressione crudele, della tortura e della stretta nei confronti di manifestanti pacifici, e che tutti i prigionieri politici, i membri della società civile e i giornalisti vengano rilasciati immediatamente e senza condizioni;

• si invita l’Ue ad attuare quanto prima le sanzioni concordate dai ministri degli affari esteri dei Paesi UE e dal Consiglio europeo, rivolte ad un ampio gruppo di persone attraverso il congelamento dei beni e il divieto di ingresso in UE, oltre ad allargare il gruppo di persone per includervi Aliaksandr Lukashenka;

• si sostiene l’iniziativa di istituire una missione ad alto livello in Bielorussia, composta da ex capi di Stato o di governo con il compito di contribuire a porre fine alla violenza, assistere nella liberazione di prigionieri e detenuti politici e promuovere un ambiente favorevole a un dialogo politico nel Paese;

• si afferma che i negoziati sulle priorità del partenariato UE-Bielorussia devono essere sospesi fino a quando non si svolgeranno elezioni presidenziali libere ed eque.

Oltre alla situazione politica in Bielorussia, la lista completa delle raccomandazioni include, tra le altre cose, tematiche relative alla cooperazione economica e settoriale, ai contatti interpersonali e all’energia nucleare.
Dopo il voto, il relatore Petras Auštrevičius (Renew, LT) ha dichiarato che “La Bielorussia è nelle nostre immediate vicinanze; il suo popolo condivide i nostri valori europei e aspira alle stesse libertà e agli stessi diritti dei cittadini UE. Vogliono essere i responsabili delle decisioni nel loro paese. L’Unione Europea non può essere un osservatore passivo. Devono essere adottate misure attive per prevenire interventi russi, ibridi o diretti, in Bielorussia. Esorto la Presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione europea a guidare gli sforzi diplomatici per evitare qualsiasi interferenza e a sostenere le aspirazioni democratiche del popolo bielorusso.”.
La relazione originale è stata redatta dalla commissione parlamentare affari esteri.
Anche la leader dell’opposizione bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya si è rivolta ai membri della commissione e a quelli della sottocommissione per i diritti umani durante la riunione del 21 settembre.

Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.