di Mariarita Cupersito –
“Abbiamo bisogno di un’impennata nella difesa europea e ne abbiamo bisogno ora”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo sul ReArm Eu. “Ne abbiamo bisogno prima di tutto a causa della situazione in Ucraina, c’è l’urgente bisogno di colmare le lacune nelle forniture militari e di fornire solide garanzie di sicurezza”. “Questo momento della resa dei conti però non riguarda solo l’Ucraina”, ha proseguito. “Riguarda tutta l’Europa e la sicurezza dell’intero continente. Putin ha dimostrato più e più volte di essere un vicino ostile. Non ci si può fidare di lui, può solo essere scoraggiato. E sappiamo che il complesso militare della Russia sta superando il nostro”.
“Abbiamo bisogno di velocità e di scala”, ha affermato la presidente della Commissione Ue. “È per questo che abbiamo scelto la procedura d’emergenza di cui all’articolo 122, che è pensata proprio per i momenti in cui sorgono gravi difficoltà nell’approvvigionamento di determinati prodotti. Questo ci permetterà di raccogliere denaro e di prestarlo agli Stati membri perché lo investano nella difesa. Questo è l’unico modo possibile per l’assistenza finanziaria di emergenza ed è ciò di cui abbiamo bisogno ora. Terremo il Parlamento costantemente aggiornato”.
“Se consideriamo la spesa militare in termini reali, il Cremlino sta spendendo più di tutta l’Europa messa insieme”, ha proseguito. “La produzione europea è ancora su un ordine di grandezza inferiore. E al di là delle capacità tradizionali, la gamma di minacce che affrontiamo si sta ampliando di giorno in giorno. Il Parlamento europeo ha sostenuto per anni che l’Europa doveva fare di più. E avevate assolutamente ragione. In quest’epoca più pericolosa, l’Europa deve farsi avanti. Ed è questo l’obiettivo del piano che ho presentato ai leader la scorsa settimana. La sua logica è semplice: vogliamo agire su ogni singola leva finanziaria che abbiamo, per rafforzare e accelerare la nostra produzione di difesa. Con il piano ReArm Europe, possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro”.
“La pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata”, ha concluso la Von der Leyen. “Siamo di fronte una crisi della sicurezza europea. Ma sappiamo che è nelle crisi che l’Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. È il momento di una difesa comune. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio. E altre scelte difficili ci attendono. Il tempo delle illusioni è finito”.
Contestualmente, si è svolta all’Eurocamera una protesta contro il Rearm EU da parte del leader M5S Giuseppe Conte e della delegazione dei parlamentari, sia davanti all’ingresso del Parlamento che nella tribuna destinata al pubblico, dove una delegazione dei 5Stelle ha mostrato alcuni manifesti con su scritto: “No al riarmo”, “Basta armi”, “Più lavoro meno armi”.
“Non è vero che l’Europa investe meno della Russia, è vero che investiamo peggio”, ha dichiarato Conte. “Se ci fossero governanti seri dovrebbero ritrovarsi per settimane e mesi e tirar fuori un serio
progetto di difesa comune, con un’unità di comando che non vorranno raggiungere. Stiamo andando verso un’escalation militare, oggi Ursula von der Leyen ci sta portando verso una economia di guerra”.