Ue. Stato di diritto in Polonia: Il Parlamento europeo sostiene la Commissione

di Maurizio Molinari * –

Il Parlamento europeo ha esortato giovedì i governi dell’Ue a stabilire rapidamente se la Polonia è a rischio di violare gravemente i valori dell’UE e, in caso affermativo, a proporre soluzioni.
Con 422 voti in favore, 147 contrari e 48 astensioni, la Plenaria ha approvato la proposta della Commissione europea di attivare l’articolo 7, paragrafo 1 del trattato UE (chiaro rischio di una grave violazione dei valori dell’Ue).
I deputati chiedono ai ministri dell’Ue di “intraprendere un’azione rapida in conformità delle disposizioni stabilite” all’articolo 7, paragrafo 1 e che il Parlamento sia pienamente informato dei progressi compiuti e delle azioni intraprese in ogni fase della procedura.
In una risoluzione approvata dalla Plenaria il 15 novembre 2017, il Parlamento aveva affermato che la situazione in Polonia rappresenta un “chiaro rischio di una grave violazione” dei valori dell’Ue, compreso lo Stato di diritto. I deputati sono molto preoccupati per la separazione dei poteri, l’indipendenza della magistratura e i diritti fondamentali.
L’articolo 7 del trattato Ue, che finora non è mai stato utilizzato, fornisce un meccanismo per prevenire le violazioni dei valori dell’Ue e decidere le sanzioni contro lo Stato membro interessato, qualora si verifichino.
Ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 1 e su iniziativa di un terzo degli Stati membri, del Parlamento europeo o della Commissione Ue, il Consiglio dei ministri dell’Ue può stabilire che esiste un chiaro rischio di grave violazione dei valori dell’UE da parte di Stato membro. La decisione del Consiglio richiede il sostegno della maggioranza dei quattro quinti dei suoi membri e il consenso del Parlamento europeo. Al fine di prevenire una violazione effettiva, può anche indirizzare raccomandazioni specifiche al Paese interessato.
Ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 2, una violazione effettiva dei valori dell’Ue può essere determinata dal Consiglio europeo (capi di Stato o di governo dell’Ue) su proposta di un terzo degli Stati membri dell’Ue o della Commissione Ue. In questo caso, il Consiglio europeo deve decidere all’unanimità e il Parlamento deve dare il suo consenso.
L’articolo 7, paragrafo 3 prevede possibili sanzioni, come la sospensione dei diritti di voto nel Consiglio dei ministri.

* Servizio stampa del Parlamento europeo.