Ue. Testa a testa fra Tajani e Pittella per la presidenza del parlamento

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Il Parlamento europeo sta scegliendo in queste ore il presidente, dopo che in novembre Martin Schulz ha rassegnato le proprie dimissioni per dedicarsi alla politica interna tedesca, per quanto ancora non sia chiaro se fiderà Merkel per il cancelliarato.
Al momento è testa testa fra due italiani, Gianni Pittella (S&D) e Antonio Tajani (EEP), con quest’ultimo più votato al secondo scrutinio.
All’apertura della seduta Matin Schulz ha annunciato il ritiro della candidatura di Guy Verhofstadt, capogruppo dei Liberaldemocratici (Alde), i cui voti stanno convergendo sul popolare Tajani, come da accordo politico raggiunto ieri sera.
Antonio Tajani, 63 anni, è un ex giornalista e portavoce di Silvio Berlusconi: eurodeputato per 14 anni, è stato commissario europeo prima ai Trasporti e poi all’Industria.
Gianni Pittella, 66 anni, è stato eletto deputato al parlamento italiano nel 1996 per poi dimettersi nel 1999 in quanto eletto al parlamento europeo, dove siede da 18 anni. Membro di diverse commissioni, comprese Bilancio e Problemi economici e monetari, dal 2014 è capogruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici (S&D). Può vantare su una lunga esperienza a Bruxelles dove è stato per 14 anni europarlamentare e per sei anni vicepresidente della Commissione europea.
Con loro sono in corsa la belga Helga Stevens (Conservatori e riformisti, ECR), l’Italiana Eleonora Forenza (Sinistra unitaria europea, GUE), la britannica Jean Lambert (Verdi) e il rumeno Laurentiu Rebega (Europa delle Nazioni e della Libertà, ENF).
Al secondo scrutinio ad Antonio Tajani sono andate 287 preferenze, a Pittella 200: il quorum è di almeno 376 consensi su 751, ma al quarto scrutinio la soglia necessaria comincerà ad abbassarsi.