Ungheria. La Costituzione esclude le coppie gay dall’adozione e no al cambio di sesso

'La famiglia legale è solo etero'.

di Mariarita Cupersito

Forte stretta ai diritti della comunità Lgbt+ in Ungheria, dove il parlamento ha inserito nella Costituzione degli emendamenti “in difesa della famiglia tradizionale e dei valori cristiani”: Ii sesso di una persona “è solo e soltanto quello che ha alla sua nascita e i genitori possono essere soltanto un padre e una madre, non c’è spazio in questo senso per le coppie gay”. I parlamentari sanciscono così la chiusura a ogni ipotesi di adozione da parte di coppie omosessuali, concludendo che “la madre è una donna, il padre è un uomo” e che altre alternative non sono valutabili.
Per impedire ogni richiesta per il cambio di sesso da parte di chi non si riconosce nel genere di nascita è stato inserito nella Costituzione un paragrafo il quale afferma che l’Ungheria “protegge il diritto dei bambini all’identità sessuale con la quale sono nati”, precisando inoltre di voler assicurare “un’educazione corrispondente ai valori che sono alla base dell’identità costituzionale e alla cultura cristiana” della nazione. Il governo ha motivato la decisione sostenendo che “i nuovi processi ideologici in Occidente” impongono la protezione dei bambini da “possibili interferenze ideologiche o biologiche”. “Ci è permesso avere e abbiamo un’opinione su diverse abitudini di gestione della vita, ma in Ungheria anche coloro che appartengono a una minoranza basata sul loro stile di vita possono esercitare pienamente i loro diritti costituzionali”, ha dichiarato il primo ministro Viktor Orbán.
La ministra della Famiglia dell’esecutivo di Budapest, Katalin Novák, ha intanto sostenuto attraverso un video diffuso tramite canali social che non sarebbe necessario che le donne abbiano lo stesso stipendio degli uomini. “Non è necessario credere che in ogni momento della nostra vita dovremmo confrontarci gli uni con gli altri e avere per forza lo stesso posto o lo stesso stipendio dell’altro”, ha dichiarato.
L’Ungheria è attiva ormai da tempo in una vera e propria campagna in difesa di quelli che ritiene essere i valori cristiani, sebbene appena il mese scorso l’eurodeputato József Szájer, uno dei fondatori del partito di governo Fidesz, sia stato al centro di uno scandalo dopo la scoperta della sua partecipazione a un’orgia gay a Bruxelles che lo ha costretto ad abbandonare la formazione politica conservatrice.