Unicef, ‘un bambino su 7 vive in aree altamente inquinate’

di C. Alessandro Mauceri

Bambino mascherinaNel mondo, almeno un bambino su 7 (300 milioni in totale) vive in aree dove si registrano livelli di inquinamento atmosferico almeno 6 volte più alti rispetto alle linee guida internazionali. Ad affermarlo è il rapporto dell’UNICEF, “Clear the Air for Children”.
Il rapporto, basato su immagini satellitari, ha confermato che i peggiori timori erano fondati: circa 2 miliardi di bambini vivono in aree nelle quali l’inquinamento atmosferico (causato da emissioni di veicoli, combustibili fossili, polveri, incendi di rifiuti e altro) supera i livelli minimi di qualità dell’aria previsti dalle linee-guida internazionali dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La maggior parte di queste aree si trova in Asia meridionale, dove ad essere vittime dell’aria che respirano sono 620 milioni di bambini. A seguire l’Africa (520 milioni). Il terzo posto in questa spaventosa classifica è per i paesi dell’Estremo Oriente e del Pacifico, dove sono 450 milioni i bambini costretti a vivere in un ambiente dove i livelli di inquinamento superano di gran lunga la soglia consentita.
Quello dell’inquinamento atmosferico e delle conseguenze sulla salute dei bambini, però, è un problema che riguarda anche i paesi industrializzati e tra questi l’Italia. Nel Bel Paese le maggiori concentrazioni di sostanze inquinanti sono state rilevate nella Pianura Padana, dove, in alcune zone, i livelli di inquinamento atmosferico (ad esempio le pm 2,5) sono risultati pari al doppio dei livelli di guardia. Ancora una volta si tratta di dati ben noti: anche l’EEA, l’Agenzia europea per l’ambiente, aveva già denunciato questa situazione in un rapporto diffuso ad aprile. Nel rapporto si parlava di 59.500 morti premature (in tutte le fasce di età) dovute all’eccesso di pm 2,5, 3.300 dovute all’inquinamento da ozono e 21.600 a quello da diossido di azoto.
inquinamento-grande“L’inquinamento è uno dei principali fattori della mortalità infantile, che provoca ogni anno circa 600.000 decessi tra i bambini sotto i 5 anni nel mondo, e minaccia le vite di milioni di altri bambini ogni giorno”, ha detto Anthony Lake, Direttore dell’UNICEF. “Gli agenti inquinanti non soltanto danneggiano lo sviluppo polmonare dei bambini, ma possono superare la barriera emato-encefalica e danneggiare permanentemente il cervello dei bambini e quindi pregiudicare il loro futuro.
Nessuna società può permettersi di ignorare le conseguenze dell’inquinamento dell’aria”.
Si tratta di dati che forse (non a caso) sono stati diffusi poche ore prima dell’inizio dei lavori della Conferenza mondiale sul clima (COP 22) che si terrà a Marrakech, in Marocco, dove l’UNICEF chiederà ai leader del mondo di intervenire per ridurre l’emissione di sostanze inquinanti.