Usa. Amazon investe nel nucleare: 500 mln per piccoli reattori

di Giuseppe Gagliano

Amazon Web Services (AWS), la divisione cloud computing del colosso dell’e-commerce Amazon, ha annunciato una svolta significativa nella sua strategia energetica. AWS ha firmato un accordo con Dominion Energy, una compagnia elettrica della Virginia, per esplorare lo sviluppo di piccoli reattori nucleari modulari (Small Modular Reactors, SMR) presso l’impianto nucleare esistente di North Anna, gestito da Dominion.
Gli SMR rappresentano una delle tecnologie più promettenti nel panorama energetico globale. A differenza delle centrali nucleari tradizionali, i piccoli reattori modulari sono più compatti, più facili da costruire e più sicuri. Possono essere prodotti in serie e assemblati sul posto, riducendo significativamente i costi e i tempi di costruzione rispetto ai reattori di grande scala.
L’obiettivo principale di AWS è utilizzare questa tecnologia per alimentare i propri data center, che richiedono quantità enormi di energia, soprattutto a fronte della crescente domanda di servizi di intelligenza artificiale generativa (IA generativa) e cloud computing. Il consumo energetico di AWS è infatti in continua crescita, e l’azienda è alla ricerca di soluzioni che siano non solo efficienti ma anche sostenibili dal punto di vista ambientale.
L’impegno di Amazon nel ridurre le emissioni di carbonio è ormai noto. L’azienda si è prefissata l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2040. Parte di questa strategia comprende l’aumento dell’uso di energie rinnovabili e pulite, ma la necessità di fonti stabili e affidabili ha spinto AWS a considerare l’energia nucleare come una valida opzione.
L’accordo con Dominion Energy segna un passo cruciale in questa direzione. L’energia nucleare, infatti, offre un’alternativa affidabile e priva di emissioni di carbonio, rispondendo così alle esigenze energetiche di AWS senza compromettere gli obiettivi ambientali di Amazon.
Amazon non è l’unica azienda tecnologica a fare passi in questa direzione. Google e Microsoft hanno anch’essi annunciato di recente piani per investire nell’energia nucleare, riconoscendo il suo potenziale nel soddisfare la domanda crescente dei loro data center senza aumentare le emissioni di gas serra.
Google ha stretto un accordo con l’azienda di energia nucleare NuScale Power per esplorare soluzioni simili a quelle di AWS, mentre Microsoft ha annunciato piani per investire nella ricerca di reattori modulari di nuova generazione.
Questo trend segna un cambiamento nel modo in cui il settore tecnologico percepisce l’energia nucleare. Se in passato essa veniva vista con scetticismo a causa dei rischi associati, oggi la sua capacità di fornire energia costante e pulita sembra essere la soluzione perfetta per affrontare le sfide energetiche del futuro.
L’investimento di oltre 500 milioni di dollari di AWS nello sviluppo di piccoli reattori nucleari modulari è un segnale forte di come il settore tecnologico stia cercando soluzioni innovative per rispondere alle proprie esigenze energetiche. In un mondo sempre più digitalizzato, dove la domanda di cloud computing e intelligenza artificiale è in costante crescita, l’energia nucleare potrebbe giocare un ruolo centrale nel garantire un futuro sostenibile.
Con questa mossa Amazon si posiziona non solo come leader nel settore dell’e-commerce e dei servizi cloud, ma anche come pioniere nell’adozione di tecnologie energetiche all’avanguardia che mirano a ridurre l’impatto ambientale. Gli sviluppi futuri di questo progetto saranno seguiti con grande interesse, non solo dall’industria tecnologica, ma anche da chi cerca soluzioni concrete per la transizione energetica globale.