di Giuseppe Gagliano –
Il 4 maggio è stato ufficializzato da parte del direttore dell’intelligence nazionale Avril Haines il nuovo Foreign Malign Influence Center (FMIC). Il FMIC, che fa riferimento all’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale (ODNI) ed è responsabile dell’analisi e dell’integrazione dell’intelligence in relazione all’influenza maligna straniera, deve ancora ricevere una chiara missione. Il suo direttore ad interim è l’ex ufficiale analitico della CIA Jeffrey Wichman.
Votato dal Congresso nel 2020 ai sensi del National Defense Authorization Act (NDAA), il centro dovrebbe affrontare la minaccia rappresentata dalla Cina e dalla Russia, anche se ci sono già una serie di organismi che combattono l’influenza cinese nell’apparato anti-propaganda sempre più complesso e multistrato degli Stati Uniti. La Cina è anche in cima all’agenda della comunità dell’intelligence, anche nel suo coordinamento con i suoi partner dell’alleanza Five Eye,s ma nonostante la creazione del FMIC, l’ODNI non è il coordinatore generale di queste attività.
Il rischio di una sovrapposizione del lavoro di più agenzie è un ostacolo allo sviluppo degli sforzi degli Stati Uniti per combattere le interferenze straniere. Il Congresso ha insistito affinché la missione del FMIC sia adattata per evitare che invada il territorio di altre agenzie di intelligence.
Nel 2016 il dipartimento di Stato ha aperto il suo Global Engagement Center (GEC), che dovrebbe guidare gli sforzi del governo degli Stati Uniti contro l’influenza cinese al cui interno esiste il Countering the People’s Republic of China Malign Influence Fund, al quale il Congresso ha proposto l’assegnazione di 325 milioni di dollari annuali e la cui gestione è responsabilità del segretario di Stato Antony Blinken.