USA. Duro monito a Islamabad sui rapporti con i talebani, ‘se non agite, lo faremo noi’

Adnkronos/Washington Post, 21 set 11 –

In quello che appare un vero e proprio “ultimatum”, gli Stati Uniti hanno chiaramente avvertito il Pakistan che agiranno unilateralmente se Islamabad non tagliera’ i suoi legami con un importante gruppo talebano e non offrira’ il suo aiuto per eliminarne i leader. Il messaggio e’ stato convogliato in una serie di dichiarazioni pubbliche e incontri ad alto livello. Al centro dell’attenzione vi e’ il gruppo Haqqani, che ha stretti rapporti con i servizi dell’intelligence pachistana dai tempi in cui combatteva contro l’invasione sovietica. Guidato oggi da Sirajuddin Haqqani, figlio del suo fondatore Jalauddin Haqqani, il gruppo e’ basato nella regione tribale pachistana del Waziristan del Nord e conduce attacchi contro obiettivi americani nell’Afghanistan orientale. Washington considera il gruppo Haqqani la principale minaccia contro le sue forze e non e’ un caso che le forti pressioni contro il Pakistan si siano intensificate dopo l’assalto all’ambasciata americana di Kabul la scorsa settimana. “Intraprenderemo ogni passo necessario per proteggere le nostre forze” in Afghanistan, ha detto ieri ai giornalisti il capo del Pentagono, Leon Panetta. Intanto il capo della Cia David Petraeus stava ripetendo lo stesso messaggio in un incontro a Washington con la sua controparte pachistana, generale Ahmed Shuja Pasha. E venerdi’ il capo degli Stati Maggiori riuniti, ammiraglio Mike Mullen, aveva detto a Madrid la stessa cosa al capo dell’esercito d’Islamabad. Domenica anche il segretario di Stato Hillary Clinton, una delle poche a sostenere in pubblico le ragioni del governo pachistano, ha avvertito il suo omologo di Islamabad che il Pakistan sta perdendo i suoi amici a Washington. E questo significa, in tempi di restrizioni finanziarie, che il Congresso e’ meno disposto a sovvenzionare il Pakistan, soprattutto se vi e’ la percezione che non stia facilitando il processo di transizione in Afghanistan in vsita del ritiro americano. Intanto, perche’ il messaggio sia veramente chiaro, l’ambasciatore americano in Pakistan, Cameron Munter, ha detto in una intervista radio a Islamabad che il governo americano possiede prove “che legano la rete di Haqqani al governo pachistano”. Parole che erano state approvate ai piu’ alti livelli di Washington.