di Giuseppe Gagliano –
Il lancio del satellite iperspettrale statunitense Tanager-1 da parte di Planet segna un momento cruciale nella corsa tecnologica tra Washington e Pechino per il dominio dell’intelligence geospaziale. L’osservazione iperspettrale rappresenta una nuova frontiera nelle capacità di monitoraggio e sorveglianza, consentendo di raccogliere dati dettagliati sulla composizione chimica e fisica delle superfici terrestri, con applicazioni strategiche che vanno dalla gestione delle risorse naturali alla sorveglianza militare.
Gli Stati Uniti stanno cercando di consolidare il proprio vantaggio in questo settore, riconoscendo l’importanza crescente dell’intelligence spaziale in una geopolitica sempre più complessa. Pechino dal canto suo ha già dimostrato capacità avanzate nel campo dei satelliti e delle tecnologie spaziali, e la competizione si intensifica in un contesto di rivalità globale tra le due potenze. La Cina, grazie al suo ambizioso programma spaziale e agli investimenti in intelligenza artificiale e big data, potrebbe colmare il divario con Washington, aumentando la pressione geopolitica e strategica nell’ambito della sorveglianza globale.
L’evoluzione di questa competizione tecnologica avrà implicazioni dirette sul controllo delle informazioni sensibili, sull’analisi delle risorse naturali e sulle operazioni militari a livello globale, rendendo l’iperspettrale uno dei campi chiave su cui si giocherà il futuro degli equilibri di potere tra Stati Uniti e Cina.