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La Camera bassa del Congresso Usa ha approvato a pochi giorni dalla fine del mandato l’impeachment per Donald Trump, a seguito degli scontri di mercoledì 6 gennaio costati la vita a cinque persone.
Trump è stato accusato di aver incitato all’insurrezione in occasione del comizio in Georgia, dopo che il voto popolare ha fatto perdere ai Repubblicani il Senato con le vittorie ai ballottaggi del reverendo afroamericano Raphael Warnock, che ha battuto il repubblicano Kelly Loeffler, e del democratico ebreo Jon Ossoff su Devid Perdue.
Prima del voto in aula la speacker Nancy Pelosi ha affermato che “Trump è un pericolo evidente ed immediato, ha incitato la ribellione armata contro la nazione, deve essere destituito”, ed insieme ai Democratici hanno votato per l’impeachment anche dieci Repubblicani portando il numero a 232, ben oltre i 211 voti che rappresentano la metà dei deputati.
Il repubblicano Kevin McCarthy, come altri suoi colleghi, ha riconosciuto la responsabilità di Trump, ma ha votato contro la mozione asserendo che si tratta di un’iniziativa inutile, dal momento che tra pochi giorni il presidente dovrà dare le consegne a Joe Biden.
La palla passa ora al Senato, dove la maggioranza democratica è risicata.