Usa. Nucleare: Washington vuole la proroga del New Start, ma per Mosca è ‘inaccettabile’

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Gli Usa sono al lavoro per individuare con la Russia l’estensione del trattato New Start per la riduzione delle armi nucleari, dopo che il presidente Donald Trump aveva disposto il ritiro del paese da altri importanti accordi come l’inf, sottoscritto nel 1987 e che imponeva la drastica riduzione degli arsenali nucleari presenti sul suolo europeo (non riguardava i missili lanciati dal mare). In merito al ritiro degli Usa dall’Inf il presidente russo Vladimir Putin aveva affermato che “se gli Usa non istalleranno nel loro territorio missili a gittata media o inferiore, come pure non li metteranno in Europa o in qualsiasi altra parte del mondo, anche noi non ne dispiegheremo. Non ci faremo trascinare in una costosa corsa agli armamenti”, pur osservando che la Russia ha la capacità di produrre missili di ogni genere e che è in grado svilupparne di ipersonici.
Uno scontro inutile, anche perché lo scenario internazionale vede oggi nuovo attori detenenti arsenali nucleari, come la Cina, l’India, Israele e il Pakistan.
Oggi tuttavia è stata la stessa amministrazione Usa ad annunciare “un accordo di massima” per l’estensione del trattato New Start, la cui scadenza sarebbe altrimenti fissata per l’inizio del 2011, ed il capo negoziatore statunitense, Marshall Billingsea, ha affermato che “Noi vogliamo prolungare il trattato New Start per un certo periodo, a condizione che loro accettino di limitare, di congelare, il loro arsenale nucleare. Riteniamo che ci sia un accordo di principio al massimo livello dei due governi”.
Il viceministro degli Esteri di Mosca Sergei Riabkov ha tuttavia risposto che quella degli statunitensi “E’ una proposta inaccettabile”.