di Giuseppe Gagliano –
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha recentemente imposto sanzioni alla società di sicurezza informatica cinese Integrity Technology Group, con sede a Pechino, accusandola di supportare il gruppo di hacker Flax Typhoon, sponsorizzato dallo Stato cinese. Secondo le autorità statunitensi, Flax Typhoon ha gestito una botnet IoT denominata “Raptor Train”, compromettendo aziende, università, agenzie governative e media sia negli Stati Uniti che a livello globale.
L’avidità di Flax Typhoon si manifesta nella loro incessante ricerca di informazioni sensibili e nel controllo di infrastrutture critiche. Questo gruppo ha sfruttato ben 66 vulnerabilità in router e dispositivi IoT, dimostrando una spregiudicatezza e una determinazione senza pari nel perseguire i propri obiettivi.
In passato Flax Typhoon ha preso di mira dozzine di agenzie governative taiwanesi con l’obiettivo di spiarle, utilizzando software legittimi per accedere silenziosamente alle organizzazioni. Inoltre, hanno compromesso oltre 250.000 dispositivi in tutto il mondo, inclusi telecamere, videoregistratori e router, creando una vasta rete di dispositivi infetti utilizzati per operazioni di cyber-spionaggio.
Le azioni di Flax Typhoon rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza globale, evidenziando la necessità di una cooperazione internazionale per contrastare tali attività malevole. Le sanzioni imposte all’Integrity Technology Group sottolineano l’impegno degli Stati Uniti nel perseguire entità che supportano operazioni di hacking sponsorizzate dallo Stato, inviando un chiaro messaggio sulla tolleranza zero verso tali comportamenti.