Usa. Sotto processo spia egiziana, segnalava gli oppositori di al-Sisi

di Giuseppe Gagliano

Un residente di New York è stato accusato dal Federal Bureau of Investigation (Fbi) degli Stati Uniti di impegnarsi in operazioni di spionaggio per conto del governo egiziano, secondo documenti del tribunale resi noti giovedì. Lo ha riportato ABCnews, il quale ha spiegato che per l’Fbi la spia “ha rintracciato e ottenuto informazioni riguardanti gli oppositori politici” del presidente Abdel Fattah al-Sisi. Al-Sisi ha preso il potere in Egitto con un colpo di stato militare, nel 2013.
La presunta spia è Pierre Girgis, 39 anni. È accusato di cospirazione e di agire come agente di uno stato straniero. Secondo gli inquirenti i gestori egiziani di Girgis lo hanno incaricato di spiare i critici statunitensi del presidente al-Sisi. I documenti suggeriscono che Girgis abbia tentato di “raccogliere segretamente informazioni non pubbliche” sugli espatriati egiziani, operando “sotto la direzione e il controllo di diversi dipendenti del governo egiziano”. Uno di questi dipendenti è accusato di aver inviato a Girgis un messaggio crittografato nel 2018, lodandolo per aver fatto “molte cose buone” e per essere “diventato un’importante fonte (di) raccolta di informazioni” per il governo egiziano. Il metodo con cui l’Fbi è stata in grado di accedere ai contenuti di questo scambio di comunicazioni crittografate non è noto.
Secondo quanto riferito da ABCnews, Girgis si è arreso alle autorità statunitensi la mattina di giovedì ed è apparso davanti a un tribunale federale di Manhattan. L’ambasciata egiziana a Washington DC ha rifiutato di commentare il caso.