Usa. Trump nomina il fedelissimo Patel all’Fbi

di Giuseppe Gagliano

Donald Trump ha nominato Kash Patel come nuovo direttore dell’FBI con l’intento di rivoluzionare l’agenzia federale ritenuta il cuore pulsante del cosiddetto “Deep State” a Washington, una mossa che si inserisce nella strategia del presidente eletto di smantellare le strutture di potere considerate corrotte e lontane dagli interessi del popolo americano. Patel è noto per essere un avvocato combattivo fedele all’agenda “America First” e critico di lunga data dell’establishment di Washington.
Kashyap “Kash” Patel, nato il 25 febbraio 1980 a Garden City, New York, da genitori indiani originari del Gujarat, è un avvocato con una carriera significativa nel governo degli Stati Uniti. Dopo aver conseguito una laurea in giustizia criminale e storia presso l’Università di Richmond nel 2002, e un Juris Doctor presso la Pace University School of Law nel 2005, ha iniziato la sua carriera come difensore pubblico federale in Florida, per poi diventare procuratore federale specializzato in casi di sicurezza nazionale.
Durante l’amministrazione Trump Patel ha ricoperto ruoli chiave, tra cui consigliere senior presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale e capo di gabinetto del segretario alla Difesa ad interim. È stato anche un collaboratore stretto del deputato Devin Nunes, contribuendo alle indagini sulle interferenze russe nelle elezioni del 2016.
La scelta di Trump riflette la volontà di trasformare l’FBI in un’agenzia meno influenzata dall’élite politica e più vicina alla visione populista del tycoon; durante il suo primo mandato Patel ha ricoperto ruoli chiave nel Consiglio di sicurezza nazionale e al Pentagono acquisendo una conoscenza profonda delle dinamiche di potere che ora intende smantellare
Patel ha proposto una serie di riforme radicali che includono la riduzione della presenza dell’FBI a Washington, la limitazione dell’autorità dell’agenzia e la lotta contro le fughe di notizie utilizzate dai media per influenzare l’opinione pubblica. Intende inoltre perseguire i giornalisti accusati di utilizzare informazioni trapelate a beneficio dell’élite, una posizione che potrebbe segnare una rottura storica con il passato.
La nomina di Patel ha incontrato resistenze da parte dell’establishment, tra cui l’ex procuratore generale William Barr e l’ex vicedirettore dell’FBI Andrew McCabe, entrambi critici della sua leadership. Tuttavia Trump ha difeso la sua scelta definendo Patel un brillante avvocato e investigatore impegnato a smascherare la corruzione e proteggere il popolo americano.
Se confermato dal Senato, Patel potrebbe guidare una trasformazione senza precedenti dell’FBI, con una struttura meno politicizzata e più orientata alla trasparenza e alla giustizia. Questo scenario rappresenta una sfida diretta al vecchio ordine politico che Trump e i suoi sostenitori ritengono ormai superato, un cambiamento che promette di ridefinire il ruolo delle istituzioni negli Stati Uniti.