Usa. Trump se la prende con Lewis, icona dei diritti civili

di Manuel Giannantonio

Le dichiarazioni di Donald Trump su John Lewis, eletto democratico del Congresso e grande figura simbolica nella lotta per i diritti civili, hanno scatenato altre contestazioni nei confronti del 45mo presidente americano. A qualche giorno dalla cerimonia d’investitura, diversi democratici hanno annunciato che non prenderanno parte all’evento. John Lewis non è solo un parlamentare democratico eletto al Congresso nel quinto distretto della Georgia. È una figura di grande importanza nel movimento afroamericano nella lotta per la conquista dei diritti civili, per i quali ha combattuto negli anni Sessanta a fianco di Martin Luther King. “John Lewis, 76 anni, è stato eletto al Congresso nel 1987 e costituisce una delle rare figure storiche presenti al Capitol, una figura rispettata da democratici e repubblicani”, stima il New York Times.
In una trasmissione sul canale CBS News, John Lewis ha informato che non parteciperà alla cerimonia d’investitura del nuovo presidente e ha dichiarato che “Non considero Trump presidente legittimo” evocando peraltro “l’interferenza della Russia nelle elezioni”. Questi propositi hanno scatenato l’ira del presidente che si è scatenato attraverso Twitter prendendosela senza giri di parole con Lewis. “Il deputato John Lewis farebbe meglio a passare più tempo ad occuparsi della sua circoscrizione che è in uno stato pietoso per non parlare della criminalità che la consuma”. Inoltre il neo presidente ha twittato sabato pomeriggio che vi sono “Molti bla bla e nessuna azione né risultati”.
Questi commenti aggressivi (in pieno stile Trump, un uomo che di certo non fa della diplomazia il suo forte) “hanno grandissimo impatto poiché sopraggiunti nel contesto del week end di commemorazione di Martin Luther King”, scrive il Washington Post.