Usa. Trump vorrebbe rinviare le elezioni, ‘rischio brogli’

di Elisabetta Corsi

In un acceso tweet Donald Trump ha manifestato la volontà di rinviare le elezioni presidenziali che si terranno a novembre, soprattutto per i suoi timori nei confronti del voto per posta, a sua detta causa di eventuali brogli.
Negli Stati Uniti però la data in cui sono fissate le elezioni, il 3 novembre, non è modificabile o meglio per farlo serve l’approvazione del Congresso e in ogni caso una revisione a livello costituzionale. Una decisione quindi che non può assumere in nessun caso il presidente. Oltre al fatto che la Camera dei Rappresentanti è controllata dai democratici, che sono assolutamente contrari. Il giorno delle elezioni infatti è sancito da una legge federale del 1845, la quale prevede si tengano “il martedì che segue il primo lunedì di novembre, ogni 4 anni”.
In conferenza stampa alla Casa Bianca ha negato di voler posticipare le elezioni, ma ha sostenuto che il voto per posta può mettere in dubbio i risultati. Ai giornalisti presenti ha dichiarato, da quanto si apprende dalla BBC, che “Non voglio posticipare, voglio le elezioni”, “ma non voglio neanche aspettare tre mesi e scoprire che i voti sono persi e le elezioni non significano niente”. E ha precisato che “Non voglio vedere un’elezione storta”, “questa elezione sarà l’elezione più truccata della storia se ciò dovesse accadere”. Un suo timore, neanche troppo velato, è la possibilità di infiltrazioni da parti di stati esteri nelle elezioni, cosa che con il voto per posta sarebbe più semplice.
Al momento gli stati che hanno deciso di ricorrere ad elezioni per posta sono sei: California, Utah, Hawaii, Colorado, Oregon e Washington. Ma anche altri stati potrebbero seguire questa linea, in particolare per evitare un aumento di contagi, fi troppo elevato negli Stati Uniti.
Intanto la guerra è aperta contro il social cinese TikTok: il presidente Trump ha infatti annunciato che vuole firmare un decreto che ne proibisca l’utilizzo su tutto il territorio americano. Per Donald Trump il social più popolare tra i giovani al momento è motivo di preoccupazione per la sicurezza nazionale. Era spuntata pure l’ipotesi che Microsoft fosse in trattativa per acquistarlo.