di Alberto Galvi –
Il 9-10 gennaio i leader di Canada, Messico e Stati Uniti cercheranno di risolvere una disputa incentrata sul fatto che il Messico abbia violato un patto commerciale rafforzando il controllo statale sul suo mercato energetico.
La disputa formale è sfociata lo scorso luglio, quando i governi di Washington DC e di Ottawa hanno presentato una denuncia contro il Messico in base all’accordo commerciale congiunto USMCA (USA-Messico-Canada), che è entrato in vigore nel 2020 sostituendo il NAFTA.
La denuncia indica gli sforzi del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador nel discriminare le società statunitensi e canadesi, modificando il mercato per favorire la compagnia petrolifera statale messicana Pemex (Petroleos Mexicanos) e la sua società elettrica nazionale CFE (Comision Federal de Electricidad). Le società si sono anche lamentate del fatto che i ritardi burocratici ostacolassero le loro operazioni.
Lo scorso anno sono iniziati i colloqui per risolvere la controversia, ma i progressi ottenuti si sono presto arrestati. Il Canada e gli Stati Uniti hanno concordato di estendere il processo oltre la finestra iniziale di 75 giorni, ma i colloqui sono rallentati dopo le dimissioni a ottobre del ministro dell’economia messicano. Il suo successore ha eliminato diversi negoziatori commerciali esperti, lasciando al comando un team inesperto.
López Obrador ha fatto della politica energetica un cardine della sua presidenza, rendendogli difficile fare marcia indietro. La sua amministrazione è anche consapevole del fatto che l’assistenza del Messico nell’affrontare l’immigrazione clandestina gli fornisce potere per influenzare le mosse degli Stati Uniti.
Il Messico spera che la controversia non sfoci in sanzioni commerciali. Un conflitto commerciale tra l’industria messicana e quella statunitense potrebbe essere doloroso per entrambi i paesi, in un momento in cui la regione sta tentando di ridurre la sua dipendenza dall’Asia e abbattere l’aumento dell’inflazione. López Obrador sta cercando l’aiuto degli Stati Uniti per finanziare la produzione di energia solare nel nord del Messico e attirare investimenti nella produzione di automobili.
