di Giuseppe Gagliano –
L’attuale guerra tra Russia e Ucraina sta spingendo alcuni Stati dell’Asia centrale a stringere sinergie sempre più strette per cercare di evitare le implicazioni che questa guerra ha, e avrà, sul medio elungo termine.
Per questo motivo l’Uzbekistan e l’Azerbaijian hanno stretto un importante accordo su petrolio e gas è finalizzato ad attirare investimenti per diversi progetti energetici, una vera e propria cooperazione per la produzione di energia a 360 gradi che interessa anche direttamente l’energia eletrica.
Nello specifico due compagnie energetiche nazionali, cioè Uzbekneftegaz (Uzbekistan) e SOCAR (Azerbaigian), rafforzeranno le loro partnership e soprattutto porteranno avanti progetti comuni di prospezioni ed estrazione di idrocarburi.
In particolare esiste un progetto comune molto controverso a livello politico sponsorizzato dall’Azerbaigian e dal suo alleato turco, noto come corridoio di Zangezur: esso consentirebbe l’attraversamento della provincia armena di Syunik utilizzando le ferrovie di costruzione sovietica, e permetterebbe di accorciare la via che collega l’Asia all’Europa.
Un altro aspetto che va sottolineato è il fatto che questa guerra sta di fatto rafforzando la presenza della Turchia sia nell’Asia centrale, che nel Caucaso a danno della Russia.