Venezuela. Dalle molotov alle ‘cacatov’, le bombe di escrementi contro Maduro

di Notizie Geopolitiche – 

Non è particolarmente sofisticata la nuova arma utilizzata dai manifestanti che in Venezuela protestano contro il governo di Nicolas Maduro, benché a quanto pare stia sortendo effetti più che soddisfacenti.
Al posto delle tradizionali bombe incendiarie Molotov infatti i rivoltosi hanno inventato quelle che, con un nome a dir poco azzeccato, sono state battezzate “cacatov”, ossia bottiglie e barattoli di vetro riempiti con escrementi, umani o animali, lanciate poi contro i militari che spesso le hanno accolte con vomito e svenimenti, tanto da spingere il governo di Caracas a promuoverle addirittura al grado di “armi biologiche”.
La nuova invenzione è stata celebrata, soprattutto sui social network, con una buona dose di ironia mentre, contemporaneamente, hanno cominciato a diffondersi veri e propri tutorial nei quali si spiega come preparare al meglio una bomba cacatov.
L’uno aprile scorso decine di migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade di decine di città venezuelane e, da oltre un mese, stanno continuando una guerriglia, costata quasi 50 morti, contro le forze di sicurezza del regime, al fine di manifestare il loro malcontento nei confronti della disastrosa amministrazione del dittatore socialista e del suo esecutivo, i quali hanno ridotto il paese ad essere uno dei più poveri del mondo, dove manca tutto e con una moneta buona solo come combustibile.