Venezuela. Il ministro del Petrolio El Aissami si è dimesso nel corso di un’inchiesta sulla PDVSA

di Alberto Galvi

Il ministro del Petrolio venezuelano Tareck El Aissami ha annunciato le sue dimissioni a seguito dell’arresto di almeno sei funzionari di alto livello nel corso di un’inchiesta sulla corruzione incentrata sulla società statale PDVSA (Petroleos de Venezuela SA), sulla magistratura e su altre parti del governo.
Tareck El Aissami ha annunciato le sue dimissioni su Twitter, impegnandosi ad aiutare le indagini su eventuali accuse che coinvolgono la PDVSA, offrendo anche sostegno alla campagna anticorruzione del presidente Nicolás Maduro.
La scorsa settimana la Polizia Nazionale Anticorruzione ha annunciato che stava conducendo un’indagine su funzionari pubblici. Le autorità hanno arrestato un sindaco, due giudici e tre funzionari governativi, di cui almeno due legati alla PDVSA. Nel 2017 sono stati arrestati diversi dirigenti e due ex presidenti della PDVSA, mentre nel 2018 le autorità hanno fermato diversi dirigenti per irregolarità amministrative.
Maduro non ha nominato immediatamente un sostituto di El Aissami, che negli ultimi due decenni è stato vicepresidente, ministro e sindaco. Sebbene la corruzione sia stata a lungo un problema dilagante in Venezuela, l’arresto di funzionari governativi per pratiche di corruzione è raro in un paese con le più grandi riserve di petrolio del mondo. Il fatto che i funzionari siano raramente ritenuti responsabili è una grande irritazione per i cittadini, la maggior parte dei quali ora vive nella povertà estrema con 1,90 dollari al giorno.
Il governo degli Stati Uniti ha indicato El Aissami come alleato del presidente Maduro.
Sotto il governo del defunto presidente Hugo Chávez, El Aissami era a capo del ministero degli Affari interni. E’ stato nominato ministro del Petrolio nell’aprile 2020. Maduro ha accettato le dimissioni del ministro.