di Giacomo Dolzani –
Dopo le pressanti richieste dell’opposizione del Mud (Mesa de la Unidad Democrática) di tenere un referendum sulla sua permanenza in carica, il presidente socialista del Venezuela, Nicolas Maduro, ha nominato il suo nuovo vice, ossia il 42enne Tareck El Aissami, di origini libanesi e siriane, governatore dello stato di Aragua, uno dei più violenti del paese, ed ex ministro degli Interni e della Giustizia durante il governo dell’ex presidente Hugo Chavez.
Nonostante Maduro abbia avversato con tutti i mezzi le richieste dell’opposizione, il Mud detiene però la maggioranza assoluta dei seggi all’Assemblea Nazionale (112 su 167), costituendo una minaccia per il presidente in carica, il quale è quindi corso ai ripari nominando un uomo di sua fiducia nel caso gli antichavisti dovessero raggiungere il loro obbiettivo.
Nel corso dell’ultima riunione del governo Maduro ha infatti lodato “il compagno” El Aissami per “la sua energia, il suo coraggio, la sua gioventù e la sua esperienza”, ribadendo “la necessità di rinnovamento” di cui necessita l’esecutivo di Caracas.
Il Venezuela dopo anni di governo socialista è precipitato in una crisi economica che lo ha trasformato in uno dei paesi più arretrati del continente, nonostante sia il paese con le più ingenti riserve petrolifere al mondo; il malgoverno di Maduro, uniti alla corruzione dilagante, all’isolamento internazionale ed al crollo del prezzo degli idrocarburi hanno portato lo stato al collasso con una moneta che non ha ormai quasi alcun valore (1 bolivar equivale attualmente a 0.0004 euro).
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