Vince Trump: nonostante tutto e tutti sarà il nuovo presidente Usa

di Guido Keller

Donald trump grandeDonald Trump ha vinto, e anche bene. Dopo uno scrutinio dei voti al cardiopalmo il magnate newyorchese ha battuto l’ex segretaria di Stato Hillary Clinton, in barba ai sondaggi che lo davano sotto anche di cinque punti ed in barba ai molti, tanti nemici interni del suo partito, a partire dai Bush.
Fino all’ultimo sono stati in bilico gli stati della Pensilvania e del Michigan, ma man mano che sono passate le ore i delegati sono stati assegnati ai repubblicani, per un totale di 290 per i repubblicani e 218 per i democratici, una forbice ampia, se si pensa che la maggioranza necessaria era di 270 grandi elettori.
Nel quartier generale dei democratici l’entusiasmo iniziale si è ben presto trasformato in delusione, con il presidente Barak Obama, che tanto si è dato da fare per la collega di partito, che ha dichiarato nel corso dello spoglio che “Comunque vada l’America resta una grande nazione. Domani mattina sorgerà lo stesso il sole”.
A caldo un emozionato Donald Trump ha dichiarato che “Per repubblicani e democratici è arrivato il tempo dell’unione. Dobbiamo collaborare, lavorare insieme e riunire la nostra grande nazione. Ho appena ricevuto le congratulazioni di Hillary Clinton e io mi congratulo con lei. La nostra non è stata una campagna elettorale, ma un grande movimento” è che “Prometto che sarò il presidente di tutti gli americani”. “I dimenticati di questo Paese – ha aggiunto – da oggi non lo saranno più”.
Grande sconfitta, oltre ai sondaggi, è stata la stampa Usa, che negli ultimi mesi ha tirato fuori scandali ed accuse di ogni risma nei confronti di Trump, ma è palese che alla gente comune poco è interessato il commento da spogliatoio sulle donne di 14 anni fa, mentre ha pesato l’idea di proteggere l’economia e il lavoro attraverso il contrasto alla delocalizzazione (pesanti dazi per il rientro delle merci), come pure l’approccio a una politica estera meno globalizzata e di mediazione con la Russia.
Il premier italiano Matteo Renzi ha affermato che stiamo vivendo una grande fase di cambiamento anche sul piano internazionale”. “Mi congratulo con il nuovo presidente degli Stati Uniti – ha proseguito Renzi nel suo intervento alla Scuola di perfezionamento di Polizia -. Gli auguro buon lavoro. L’amicizia Italo-americana è solida”.
Obama ha invitato per domani Donald Trump ad un incontro alla Casa Bianca per l’apertura delle fasi di transizione, mentre l’investitura ufficiale avverrà solo tra qualche settimana.