di Giuseppe Gagliano –
C’è preoccupazione nel Pentagono per le nuove capacità missilistiche degli Houthi dello Yemen, i quali avrebbero raggiunto grazie all’Iran un livello tecnologico che rende le loro operazioni nel Mar Rosso una minaccia seria per le navi statunitensi e alleate. Questo potrebbe spiegare la maggiore complessità del conflitto nella regione, dove il controllo delle rotte marittime è cruciale per la sicurezza energetica globale e la libera circolazione del commercio.
Tuttavia è possibile che queste dichiarazioni abbiano anche un secondo fine di natura strategica e politica. Affermare pubblicamente che un gruppo come gli Houthi, considerato fino a pochi anni fa un attore regionale di basso profilo, possieda ora missili balistici avanzati potrebbe servire agli Stati Uniti per giustificare un aumento del proprio coinvolgimento militare nella regione. Questo tipo di narrazione potrebbe essere utilizzato per ottenere maggiori finanziamenti dal Congresso per potenziare le difese navali e aeree, nonché per legittimare un’eventuale intensificazione delle operazioni contro obiettivi Houthi e, indirettamente, contro le capacità di supporto dell’Iran.
In un contesto più ampio dichiarazioni secondo cui i comandi Usa sarebbero rimasti “scioccati” dalle capacità Houthi possono essere strumentalizzate per aumentare la pressione internazionale sull’Iran, accusato di fornire armamenti avanzati agli Houthi. Gli Stati Uniti potrebbero utilizzare queste affermazioni per rafforzare la narrativa secondo cui l’Iran non solo destabilizza la regione attraverso il sostegno ai propri proxy, ma rappresenta una minaccia diretta agli interessi occidentali, in particolare nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, cruciali per il commercio marittimo globale.
Dunque, se da un lato lo “shock” espresso da funzionari statunitensi potrebbe riflettere una valutazione realistica delle capacità militari degli Houthi, dall’altro lato potrebbe anche essere parte di una strategia per ottenere maggiore sostegno politico e finanziario interno, nonché per giustificare un’escalation delle operazioni militari nella regione. In definitiva, è probabile che questa narrazione serva più a fini di politica estera e di sicurezza nazionale piuttosto che a rappresentare una sorpresa autentica da parte del Pentagono.