Zimbabwe. Società cinese investe 800 milioni di dollari per potenziare un’acciaieria

di Giuseppe De Santis –

Lo Zimbabwe ogni anno spende un miliardo di dollari per importare acciaio. La cosa si è rilevata con il tempo insostenibile, dal momento che questo paese ha una forte carenza di valuta pregiata.
Per risolvere il problema il governo ha offerto incentivi agli investitori stranieri per la costruzione di acciaierie nello Zimbabwe, un’opportunità subito raccolta da diverse aziende cinesi.
La Tsingshan Holding Group, si è impegnata a investire 800 milioni di dollari per ingrandire l’acciaieria che già possiede in Zimbabwe.
Questa espansione, che prevede la costruzione di un altoforno e di altre infrastrutture, porterà la produzione di acciaio dalle attuali 600mila tonnellate annue a 1,2 milioni di tonnellate annue, permettendo allo Zimbabwe di ridurre enormemente le importazioni.
In aggiunta a questi investimenti la società cinese costruirà anche una centrale elettrica da 50 megawatt al fine di non mettere sotto pressione la rete elettrica dello Zimbabwe, che non sopporterebbe questo carico di energia.
L’investimento fa parte di un piano più ampio che si pone come obiettivo quello di fare dello Zimbabwe il più grande produttore di acciaio dell’Africa e nel contempo a rilanciare il settore manifatturiero.