SIRIA. De Michelis, ‘dopo caduta al-Assad bisogna evitare disastro iracheno’

Adnkronos, 31 lug 12 –

Una “posizione ragionevole”, e’ necessario evitare il ripetersi del “disastro iracheno”. Cosi’ Gianni De Michelis commenta all’Adnkronos le parole del segretario alla Difesa Usa, Leon Panetta, che, in vista della caduta del presidente siriano Bashar al-Assad ha detto che occorrera’ preservare la stabilita’ della Siria, indicando come condizione necessaria il mantenimento delle strutture dell’esercito e della polizia. “Se fosse stato mantenuto il grosso dell’esercito iracheno -rileva De Michelis- la stabilizzazione dell’Iraq si sarebbe raggiunta molto prima”. A chi obietta che sara’ difficile, in caso di caduta di Assad, far convivere nella nuova Siria le forze lealiste con quelle dei ribelli, l’ex ministro degli Esteri e presidente dell’Ipalmo, replica: “L’esempio e’ la Libia, dove il grosso delle forze che hanno abbattuto Gheddafi erano composte da ex gheddafiani”. Della nuova Libia, De Michelis apprezza anche le aperture inattese, come quella dimostrata con la disponibilita’ a partecipare al minuto di silenzio (negato dal Cio) in ricordo delle vittime israeliane del massacro delle Olimpiadi di Monaco, in occasione dell’apertura dei Giochi di Londra. “Contrariamente a quel che si pensava, la Libia e’ un esempio positivo”, commenta De Michelis. Per quanto riguarda il futuro dello scenario siriano, De Michelis ritiene che “il punto di non ritorno sia stato raggiunto” e che “Assad, prima o poi dovra’ lasciare”. Ci sono segnali inequivocabili che lo indicano: “Fino a due mesi fa, tutti commentavamo il fatto che Aleppo non si fosse ancora mossa e che Damasco fosse ancora saldamente sotto il controllo del regime. Ora, la battaglia infuria anche li'”. E ancora, il riferimento alla Libia puo’ dare qualche indicazione anche su quanto accadra’ in Siria: “Gheddafi ha ceduto quando lo scontro si e’ acceso anche a Tripoli”, ricorda De Michelis.