Corea del Nord. Per la Cina “illegale” la riunione di Vancouver

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Per il presidente cinese Xi Jinping la riunione di Vancouver sul nucleare nordcoreano e quindi sull’ipotesi di introdurre nuove sanzioni al regime di Kim Jong-un “non è legale ne’ rappresentativa”.
Xi avrebbe ribadito tale posizione in una telefonata al presidente Usa Donald Trump, ed il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lu Kang ha spiegato che “Le parti più importanti interessate alla questione della Penisola coreana non prendono parte alla riunione, quindi io non penso che questo incontro sia legale o rappresentativo”.
Effettivamente in Canada non si sono presentate le delegazioni di Cina e Russia, paesi confinanti con la Corea del Nord e nello stesso tempo membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu con diritto di veto.
Proprio la Cina e la Russia hanno bloccato al Consiglio di Sicurezza l’iniziativa Usa di un blocco totale dei traffici con la Corea del Nord, limitando le sanzioni, pur pesanti, all’importazione di petrolio, di legna, di macchinari e all’espulsione dei lavoratori nordcoreani operanti negli altri paesi.
Lu ha comunque parlato di “mentalità fredda”, poco propensa al dialogo, con gli Usa che continuano a mantenere in Corea del Sud un contingente di 38mila uomini e a compiere esercitazioni militari, praticamente sotto casa del nemico. Proprio in queste ore gli Usa hanno deciso di dislocare sull’Isola di Guam i bombardieri B-52, capaci di trasportare bombe nucleari.