A Monaco si è parlato di sicurezza. Pence, ‘i paesi Nato devono fare di più’. Gli incontri di Alfano

di Guido Keller

Si è discusso di sicurezza a Monaco, nella due giorni che ha visto la partecipazione dei leader delle principali potenze.
Il vicepresidente Usa Mike Pence ha voluto abbattere le perplessità dei paesi membri della Nato sulle parole di Donald Trump garantendo che “Il sostegno degli Usa alla Nato rimane incrollabile”: “il presidente – ha spiegato – mi ha chiesto di prendere parte a questo incontro per trasmettere il messaggio che gli Stati Uniti appoggiano con forza la Nato e noi saremo fermi nel nostro impegno per l’Alleanza atlantica”. Anche perché “Abbiamo valori comuni e abbiamo vittime comuni. Insieme a voi lavoriamo da generazioni per difendere la democrazia. I vostri problemi sono i nostri. Il vostro successo è il nostro”.
Per Pence “la pace viene solo attraverso la forza. Dobbiamo essere forti, in grado di confrontarci con tutti coloro che metterebbe in pericolo la nostra libertà e il nostro stile di vita”; tra i problemi principali vi è l’Isis, che presenta “una malvagità che non si vedeva dal Medioevo”, una minaccia, quella del terrorismo islamista, a cui gli Usa stanno lavorando e per la quale “il presidente ha ampi piani per distruggerlo”.
Per quanto riguarda l’eventuale minaccia del nucleare iraniano, Pence ha detto che “gli Stati Uniti sono impegnati a garantire che l’Iran non ottenga mai un’arma nucleare in grado di minacciare i nostri Paesi o gli alleati”.
Parlando della crisi ucraina il vicepresidente ha detto che gli Usa continueranno a “fare pressioni perché il Cremlino rispetti gli accordi di Minsk, per quanto il presidente Donald Trump stia valutando un nuovo terreno comune con Mosca”.
Dalla Russia ha replicato il presidente della Commissione affari internazionali Konstantin Kosachyov, il quale ha affermato sull’Interfax che “La posizione di Michael Pence per cui sia la Russia a dover assumersi la responsabilità esclusiva per l’attuazione degli accordi di Minsk è deludente”, e “permette al governo di Kiev di sabotare incessantemente gli accordi stessi”.
Pence ha infine ribadito nel suo intervento che ma l’Europa deve fare di più, cioè a versare quanto pattuito, cosa che in diversi paesi membri non hanno fatto: “la promessa di condividere il peso non è stata mantenuta per troppo tempo”.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato nel suo discorso che la Germania farà “tutti gli sforzi per rispettare i nostri impegni. È nell’interesse europeo, tedesco, ma anche nell’interesse americano”.
Ricordando che “il mondo di oggi è cambiato, è diventato multilaterale e con enormi sfide quali il terrorismo e le migrazioni”, la cancelliera ha sottolineato che “vinceremo solo se saremo uniti e se saremo forti”. Per Merkel bisogna mostrare agli europei che l’Ue e il mercato unico possono contare su un valore in più, cioè sulla sicurezza”. Ed occorre sia creare lavoro, sia fortificare la moneta unica, sia rendere sicuri i confini”.
Merkel ha spiegato inoltre che “è necessario arrivare all’integrazione delle nostre forze militari europee, facendole interagire con quelle della Nato”.
Anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha parlato della centralità dei rapporti fra le due sponde dell’Atlantico, indicando che si tratta di un legame essenziale sia per l’Europa che per l’America settentrionale.
Stoltenberg, che due giorni ha indicato la necessità di implementare le forze Nato nel Mar Nero, ha precisato che “Non si tratta di provocare i conflitti, ma di evitarli al fine di garantire la pace”.

Il summit è stato l’occasione per diversi faccia a faccia. La Farnesina ha diffuso diversi comunicati sugli incontri tenuti dal ministro degli Esteri Angelino Alfano:

MONACO. COLLOQUI ALFANO-BARNIER: VIGILARE SU GARANZIA DEI DIRITTI ACQUISITI DAI CITTADINI EUROPEI NEL REGNO UNITO.
“L’Italia conferma il proprio sostegno al ruolo-guida della Commissione europea nel processo negoziale per la Brexit. La Commissione dispone delle competenze e delle capacità necessarie a salvaguardare gli interessi istituzionali e finanziari dell’Unione nel suo complesso”. Con queste parole il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha confermato il sostegno del Governo italiano all’operato del capo negoziatore della Commissione UE per la Brexit, Michel Barnier, cui ha confermato anche il pieno allineamento di Roma al principio condiviso al Consiglio Europeo di giugno: “l’accesso al Mercato interno non potrà prescindere dal rispetto delle quattro libertà fondamentali”.Al contempo, Alfano ha illustrato a Barnier gli interessi negoziali prioritari per l’Italia. In particolare, il ministro degli Esteri ha sottolineato come si debba “evitare che il Regno Unito tenti una corsa alla competizione regolamentare al ribasso nel settore finanziario per mantenere l’attrattività della piazza londinese”, così come si dovrà “vigilare affinché non vi siano arretramenti sulla garanzia dei diritti acquisiti dai cittadini europei residenti nel Regno Unito”.Infine, Alfano ha manifestato la disponibilità italiana ad ospitare le Agenzie dell’Unione europea che si trovano attualmente nel Regno Unito.

MONACO: ALFANO AL VICE PREMIER MACEDONE POPOSKI; “AL VOSTRO FIANCO PER ACCELERARE L’INTEGRAZIONE EUROPEA DI SKOPJE”.
“L’Italia sostiene con convinzione il percorso di integrazione europea della Macedonia ed è pronta a dare il suo contributo per il superamento della crisi politica interna che ne ostacola l’attuazione. Nell’interesse del popolo macedone, è importante che tutti gli attori agiscano in maniera responsabile e cooperino per superare lo stallo istituzionale”. Con queste parole il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha esortato il vice premier e ministro degli Esteri macedone, Nikola Poposki, a procedere sulla via della normalizzazione politica del Paese.
“Una Macedonia stabile è essenziale per la stabilità dei Balcani occidentali, a sua volta fondamentale per la stabilità dell’Europa interna”, ha proseguito Alfano che si è quindi soffermato con il collega macedone sulle priorità del prossimo vertice del Processo dei Balcani occidentali che l’Italia, presidente di turno, ospiterà a Trieste a luglio.
I due ministri hanno espresso per l’ottimo livello delle relazioni bilaterali, confermato anche dall’intenso dialogo politico tra Roma e Skopje. Nell’auspicare un ulteriore rafforzamento della cooperazione economica, Alfano e Poposki hanno infine individuato nella gestione dei flussi migratori e nella lotta contro la radicalizzazione e il terrorismo i settori su cui concentrarsi per ampliare la collaborazione bilaterale.

MONACO: ALFANO INCONTRA IL MINISTRO DEGLI ESTERI GIORDANO AL-SAFADI.
Durante la sua permanenza a Monaco per rappresentare l’Italia alla Conferenza sulla Sicurezza, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha avuto oggi un incontro bilaterale con il suo omologo giordano, Mulki Ayman Al-Safadi.
Dopo essersi congratulato con.il ministro giordano per la sua recente nomina nell’esecutivo guidato dal premier Hani al Mulki, Alfano ha confermato che la lotta al terrorismo rimane “una priorità per entrambi i nostri Paesi”.
Il ministro ha espresso inoltre soddisfazione per “l’ottimo stato delle relazioni bilaterali”, ricordando “l’impegno dell’Italia in favore della resilienza delle istituzioni giordane, come testimoniato dal Memorandum sulla cooperazione allo sviluppo in via di finalizzazione”.
“La sicurezza giordana è fondamentale per la stabilità del Medio Oriente”, ha dichiarato Alfano sottolineando che “l’Italia è convintamente a fianco della Giordania nella lotta al terrorismo e apprezza molto gli sforzi del vostro Paese per combattere la pericolosa narrativa di Daesh. Questo è un aspetto essenziale nel quadro della nostra strategia per sconfiggere definitivamente il cosiddetto Stato Islamico”.

CONFERENZA DI MONACO SULLA SICUREZZA: INCONTRO DI ALFANO CON IL PREMIER IRACHENO AL ABADI.
Durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha incontrato il primo ministro iracheno Al Abadi. Si è trattato di un’importante occasione per discutere, dopo la liberazione di Mosul est, degli ultimi sviluppi in Iraq, dove l’Italia è impegnata in prima linea nella lotta a Daesh, con un notevole investimento di risorse e uomini.
“Guardiamo con favore ai progressi compiuti finora nella campagna militare per la liberazione di Mosul est, intrapresa da parte delle autorità irachene con il sostegno della coalizione globale”, ha dichiarato Alfano. Il ministro ha tenuto poi ad assicurare il suo interlocutore sul fatto che “l’Italia sostiene la piena “ownership” irachena come parte di un processo politico inclusivo, che coinvolga tutte le componenti etniche, tra cui il Kurdistan iracheno”.
“Ci auguriamo che questo possa divenire un modello di cooperazione per l’Iraq del dopo-Daesh”, ha concluso il titolare della Farnesina, specificando che il Governo italiano intende mantenere e rafforzare il proprio impegno in Iraq dove “l’Italia ha addestrato finora ben 11.000 unità militari.- tra cui 7.200 Peshmerga – e la Task Force dei Carabinieri ha formato più di 6.800 unità di Polizia locale e federale, che svolgono un lavoro eccellente nel presidio e nella stabilizzazione delle aree liberate”.

INCONTRO BILATERALE DEL MINISTRO ALFANO CON IL CONSIGLIERE FEDERALE BURKHALTER.
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, a margine dei lavori della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di Baviera, ha incontrato il consigliere federale per gli Affari Esteri elvetico, Burkhalter.
“La Svizzera è per l’Italia un partner fondamentale. Siamo molto interessati a mantenere le nostre eccellenti relazioni bilaterali e una forte cooperazione su temi europei e internazionali”, ha affermato il ministro Alfano dopo.avere ricordato che il Paese è uno dei principali partner commerciali d’Italia.
Accanto ai principali dossier di interesse bilaterale, tra cui le questioni transfrontaliere, i due ministri hanno passato in rassegna anche temi europei, con particolare riguardo alle relazioni UE-Svizzera.
“L’Italia – ha specificato Alfano – ha sostenuto e incoraggiato tutti gli sforzi di Berna e Bruxelles tesi a risolvere i problemi derivanti dall’introduzione delle nuove disposizioni costituzionali svizzere in materia di immigrazione”.
Alfano ha quindi illustrato al consigliere federale Burkhalter lo spirito che anima le celebrazioni del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma, “punto di svolta storico per il rilancio del progetto europeo e il rafforzamento della coesione interna dell’Unione”. “Il nostro primo obiettivo – ha precisato il titolare della Farnesina – è offrire risposte efficaci alle preoccupazioni più pressanti dei cittadini europei: crescita economica e occupazione, sicurezza e flussi migratori”.
L’incontro ha consentito uno scambio di valutazioni sulla situazione dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale e sulla importanza del processo di stabilizzazione della Libia.

MONACO: INCONTRO DI ALFANO CON BARZANI, PRESIDENTE DELLA REGIONE AUTONOMA DEL KURDISTAN IRACHENO.
La Conferenza di Monaco sulla Sicurezza ha creato l’occasione di un incontro tra il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, e il presidente della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, Masoud Barzani. Al centro dei colloqui, l’eccellente stato delle relazioni bilaterali e il consistente impegno dell’Italia in Iraq e nella Regione, sia sul piano umanitario che militare.
“L’Italia – ha ricordato il ministro Alfano – è stata tra i primi Paesi ad intervenire, a seguito dell’offensiva di Daesh, con donazioni di materiale di armamento e con il dispiegamento di una task force con compiti di addestramento dei Peshmerga e attraverso importanti progetti di cooperazione nel settore della conservazione del patrimonio archeologico, in quello sanitario e dell’educazione”.
Alfano ha sottolineato in particolar modo che l’Italia vanta ad Erbil il più grande contingente di addestratori militari, circa 370 unità, che ad oggi hanno addestrato oltre 7200 Peshmerga”.
“Accogliamo con grande favore – ha dichiarato il ministro Alfano – i progressi compiuti nella campagna militare di Mosul, frutto anche della cooperazione tra il governo federale e quello regionale curdo nella divisione dei compiti sul terreno.”
A tal proposito, Alfano ha ribadito il sostegno del governo italiano al dialogo e alla collaborazione tra tutte le parti politiche irachene, affinché siano in grado di affrontare, nel breve periodo, la grave minaccia rappresentata da Daesh, e di rispondere a sfide di più lungo termine, quali la struttura democratica e federale dell’Iraq.

CONFERENZA SICUREZZA MONACO: ALFANO VEDE IL MINISTRO IRANIANO ZARIF.
A margine della Conferenza di Monaco sulla Sicurezza, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha avuto un incontro bilaterale con il ministro degli Esteri Iraniano, Mohammad Javad Zarif.
Nel corso del proficuo colloquio, il ministro Alfano ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza di un ruolo positivo dell’Iran nella soluzione delle crisi regionali in corso, a cominciare dalla Siria. Alfano ha anche espresso al suo interlocutore l’interesse del Sistema Paese Italia “a rilanciare i rapporti economici, commerciali e culturali con l’Iran”.