Accordo tra Kosovo e Serbia per la normalizzazione dei rapporti. Mediato dagli Usa

Le ambasciate di Serbia e Kosovo saranno a Gerusalemme.

di Alberto Galvi

Il presidente degli Usa Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca il primo ministro del Kosovo Avdullah Hoti e il presidente serbo Aleksandar Vucic per normalizzare le relazioni politico-economiche tra i due Paesi balcanici, ed in serata, dopo due giorni di colloqui, è arrivato l’annuncio del raggiungimento di un accordo.
Il vertice a Washington era originariamente previsto per giugno, ma il presidente del Kosovo Hashim Thaci, che doveva guidare la delegazione del suo Paese, è stato formalmente accusato di crimini di guerra dal tribunale internazionale con sede all’Aia e quindi il vertice era stato in un primo momento annullato.
Tra gli argomenti discussi nel corso delle trattative ci sono lo spostamento dell’ambasciata Serba in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme entro luglio 2021 e il riconoscimento da parte del Kosovo di Israele. Fino ad oggi non vi sono stati legami diplomatici ufficiali tra Israele e Kosovo, in quanto Israele rifiutava di riconoscere l’indipendenza del Kosovo, ma con l’accordo di Washington le cose sono destinate a cambiare.
In questi giorni il Kosovo e la Serbia sono stati in grado di fare un vero passo avanti nella cooperazione economica su una vasta gamma di accordi come quelli sui transiti stradali, ferroviari e aerei.La questione più importante è sicuramente quella della creazione di un mercato unico con tra Serbia e Kosovo, garantendo un libero flusso di persone, servizi e capitali. Non è chiaro quando sarà attuato questo accordo, ma i funzionari di entrambi i Paesi hanno affermato che l’attuazione e la tempistica potrebbero dipendere dal fatto che Trump venga rieletto.
Dopo l’incontro alla Casa Bianca i due leader dei pasi balcanici si sono incontrati separatamente con il segretario di Stato Usa Mike Pompeo al Dipartimento di Stato.
Le tensioni tra i due Paesi balcanici continuano ormai dal 2008, da quando il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia, ma quest’ultima ha rifiutato di riconoscerla.
A livello internazionale gli Usa di George W. Bush sono stati il primo Paese a riconoscere il Kosovo come Stato indipendente. Con questa mossa il presidente Usa voleva in qualche modo cercare di allontanare la Serbia dall’influenza russa.
La Serbia è da sempre sostenuta dalla Russia per via della sua origine slava e cristiano ortodossa, ed oltre Mosca anche Pechino non ha mai riconosciuto l’indipendenza del Kosovo. Tuttavia il riconoscimento del Kosovo da parte della Serbia è una precondizione per la futura adesione di Belgrado all’Unione Europea e alla Nato.
Tra le ragioni che spinsero il presidente Usa George W. Bush a volere a tutti i costi l’indipendenza del Kosovo è stata quella di smussare i difficili rapporti degli Usa con le comunità islamiche di tutto il mondo dopo l’attacco alle Twin Towers dell’11 settembre 2001 e le due conseguenti guerre in Afghanistan e in Iraq.
Una volta il Kosovo era una provincia serba, ma dopo lo scioglimento della Jugoslavia è diventato terreno di scontro tra la maggioranza della popolazione albanese e le forze serbe. Per fermare la pulizia etnica contro gli albanesi a maggioranza musulmani del Kosovo la Nato lanciò nel 1999 una campagna di bombardamenti contro la Serbia.
A livello internazionale l’indipendenza del Kosovo è stata riconosciuta da più di 100 Paesi membri delle Nazioni Unite.
In seguito a questo vertice il Kosovo riuscirà sempre di più a trovare adesioni nelle organizzazioni internazionali in modo da migliorare il suo status quo.